Spiega
“Report” un meccanismo semplice per il terrorismo islamico in Iraq e Siria, e
ora per le bande libiche, di vendere petrolio: attraverso la Turchia, che lo
raffina, ai grossisti italiani. Grazie alla legge Monti sulle liberalizzazioni
che le estendeva al rapporto tra le compagnie petrolifere e i gestori delle
pompe. Senza malizia? Un puro peccato di ideologia?
Ma
non c’è solo il terrorismo al governo. Da Napoli in giù è pieno di pompe
liberalizzate. Poi magari quando le indagini saranno concluse, fra trent’anni,
sapremo che è un altro dei tanti affari di mafia.
Il
valore del business si può dedurre dal calcolo del’evasione fiscale, di imposte
e accise: sei miliardi l’anno.
Ma
non ci sono solo mafie e terrorismo nel petrolio di contrabbando,. Secondo
“Report” se ne sono servite anche compagnie petrolifere rispettabili, Tamoil, Q8
e Erg. E perfino la Marina militare.
Meno
sbarchi meno morti in mare: quest’anno si sono ridotte a un decimo (212 morti –
recuperati – nel 2017, 23 fino a oggi quest’anno). Ma subito l’Onu, l’Agenzia
Onu per Rifugiati, rigira la buona notizia.
I morti quest’anno sono di più in rapporto
agli sbarchi. Si direbbe che l’Agenzia Onu dei Rifugiati voglia più morti per
avere più rifugiati. Come si arriva a queste contorsioni – boia non sono, anzi,
l’Agenzia è rappresentata da una sorridente signora?
Abbiamo
ogni giorni Di Battista che pontifica dal Nicaragua, o dove altro si fuma
facile, sul padre fascista, su Di Maio bravo giovane, etc. Ma chi è Di
Battista, cosa pensa, cosa fa? E perché il giornale se ne occupa, a chi
interessa?
Campagna
genere #metoo alla Confcommercio contro Sangalli, che viene confermato con una
maggioranza accresciuta. Commercianti insensibili alle donne? L’arma del
ricatto comincia a spuntarsi?
I
senatori 5 Stelle De Falco e Nugnes votano contro per farsi espellere dal
movimento e tenersi per sé stipendio e accessori. Questo è quello che dicono i
responsabili 5 Stelle. Senza vergogna, né del comandante “cazzuto” né della
senatrice. Né dei 5 Stelle.
Marco
Minniti dice che vuole rinnovare il Pd, e aspettando che lo chiamino si candida
presentando il suo libro da ministro dell’Interno, “Sicurezza e Libertà”. Che
presenta invitando Veltroni, mons. Beccia e Gianni Letta. Un quartetto di cui
“L’Espresso” spietato pubblica la foto. Minniti si prepara già un posto in paradiso?
Lele
Mora rilancia “l’Unità”. Una resurrezione? E una morte? Di certo manca il senso
del ridicolo – la “notizia” è smentita, però si tratta. È vero che il
condannato per prossenetismo, evasione fiscale e bancarotta è stato redento da
don Mazzi.
Torna
l’abominio del giornalismo da parte dei 5 Stelle. Che sono un fenomeno
mediatico. Incassare e rilanciare è buona tattica al gioco. Ma è curiosa
l’attitudine del giornalismo, che consacra chi lo denigra. È la “sindrome
Mourinho”, uno che si è fatto milionario denigrando a Milano i giornalisti che
lo incensavano – e a Milano lo incensano.
“Il
Sole 24 Ore” censisce “oltre 340” incendi a impianti di rifiuti negli ultimi
cinque anni: 136 centri di trattamento, 103 discariche abusive, 31 discariche
autorizzate, 45 piattaforme di selezione, 14 inceneritori. Per proteggere
meglio l’ambiente?
Nessun commento:
Posta un commento