venerdì 2 novembre 2018

Perché Mattarella non protegge il risparmio

Dopo i fondi e le obbligazioni spazzatura rifilati in banca ai risparmiatori contro ogni regola di buona gestione e anche di legge, le assicurazioni vengono al pettine. Le assicurazioni rifilate sempre dalle banche sempre ai risparmiatori. Ne vengono vendute di ogni specie, per cifre anche piccole, ma ripetute: infortunistica, assistenza legale, sicurezza, elettrodomestici, eccetera, e naturalmente le vari forme vita. Senza che nessuno sappia esattamente cosa vende e cosa compra. E senza assistenza in caso di sinistro. Bisogna fare capo a entità remote, più spesso numeri verdi incompetenti per loro stessa ammissione – ce ne sono anche irlandesi.
Bancassicurazione è l’ultimo tassello di una strategia intesa a defraudare il risparmiatore. Perché è una strategia, non può essere un caso: è pervasiva e duratura, da almeno due decenni, dalla banca universale. Nessuna possibilità di piani di accumulo in banca, non con i fondi, non con le obbligazioni, non con i pir, né con altri strumenti più sofisticati. Gli strumenti ci sono, in altri mercati funzionano, proteggono il risparmio, anche a beneficio del risparmiatore, per la vecchiaia, per i figli, per i nipoti, per beneficenza, in Italia vanno tutti in perdita. Tutti.
La banca onnivora, che ha fagocitato agenti assicurativi e di borsa, con i quali era possibile confrontarsi e investire con qualche esito, fagocita (distrugge) tutto: il risparmio bancario è la distruzione del risparmio. Il risparmio che il presidente Mattarella richiama e onora, rimproverando gli spreconi al governo, è affidato in banca a consulenti riciclati, quasi tutti senza competenze specifiche. Nell’ottica bancaria cara ai governi prima di questo. 
Un  richiamo anche su questo versante sarebbe stato necessario, e non da ora. Ma, certo, non si può pretendere: il presidente della Repubblica è pure lui parte del partito bancario, anche per le nomine recenti in Banca d’Italia. Il partito dei Draghi e Visco, dei Bazoli e Profumo, dei vertici Bpm, mutevoli ma tutti della parrocchia, di ben due aumenti di capitale truffaldini del Monte dei Paschi, delle tante truffe emerse a danno dei correntisti e obbligazionisti nelle banche regionali, il tutto avendo a referente politico il partito del presidente. Compreso l’illustre professore  Monti, che ha rovinato gli indifesi, nominato membro a vita dello stesso partito, senatore ad honorem - un bancario. Poi dice che l’Italia vota Grillo.  

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