Pil in calo nel terzo trimestre: l’Istat rivede al ribasso il consuntivo del pil, - 0,1 per cento. Il primo
dato negativo dopo quattordici trimestri di ripresa, debole.
Il calo della produzione è attribuito
a un rallentamento dei consumi e, di più, a un “netto calo degli investimenti”.
I cui effetti peseranno in senso negativo nel prossimo futuro.
Peggio è andata a novembre,
dopo un accenno minimo di ripresa a ottobre, dello 0,1 per cento: il Centro
studi della Confindustria registra a novembre un calo della produzione dello 0,5
per cento – dello 0,7 “al netto del diverso numero di giornate lavorative”.
“I livelli in novembre” della
produzione industriale, stima Confindustria, “sono inferiori del 2,1 per cento
rispetto al picco del dicembre 2017”, di un anno prima, “e non si intravedono
segnali di miglioramento per i prossimi mesi”.
La Germania, partner principale
dell’economia italiana, è andata peggio, con un – 0,2 per cento nel terzo
trimestre.
Anche il dato disoccupazione
registra un lieve peggioramento. Più netto per la disoccupazione giovanile,
dei 24-35 anni, vicina al 35 per cento.
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