La pressione fiscale aumenta anche
indirettamente, per la crescta dello spread,
la valutazione differenziale dei titoli del debito pubblico sui mercati dei
titoli. Che i risparmiatori pagano in
tre modi. Per la riduzione di valore del capitale investito in titoli pubblici
e la conseguente illiquidità degli stessi. Per gli accresciuti oneri bancari,
sul debito (prestiti, mutui) e anche sugli attivi (spese di gestione). Quali
sottoscrittori di titoli e fondi delle banche stesse.
Dal lato spese, il bilancio pubblico
presenta solo uscite improduttive. Per primo il finanziamento fino a seimila
euro per chi compra una macchina da 28 mila euro. Il reddito di cittadinanza
non di discosterà dalle provvidenze in essere per la povertà: pensioni sociali
e di invalidità, bonus spesa e social
card.
Di tutte le grandi opere, che
dovrebbero rinnovare e adeguare le infrastrutture dell’Italia, solo lo stadio
della Roma va realizzato. Un progetto immobiliare speculativo, in area da
bonificare, e con accessi da costruire. Per spese iniziali di urbanizzazione di
“almeno” 300 milioni. Con forti connotazioni corruttive, del costruttore del
progetto, Luca Parnasi, e della proprietà della Roma calcio.
La chiusura di un conto corrente alla
Bpm, ex Banca Popolare di Milano, ha preso otto mesi nel 2017. Malgrado (a costo di) contati quasi
settimanali. Senza un punto di riferimento nel personale. Per un costo finale
di 247 euro. La chiusura di un conto corrente a Intesa Sanpaolo ha preso già
quattro mesi, in analoghe condizioni, senza termini e\o procedure previste o
prevedibili.
Sono procedure normali per l’organo di
vigilanza, la Banca d’Italia.
Nessuna conseguenza penale, nemmeno d’ufficio,
per responsabilità oggettiva, per le banche che hanno defraudato correntisti e
risparmiatori. Anche se nelle banche sostanzialmente fallite, fino alla
Vicenza, si vendevano bidoni a ragion veduta, non per errore o incapacità.
Colpa di nessuno, solo del risparmiatore.
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