sabato 15 dicembre 2018

Il danno erariale dei fake trial

Requisitoria di Galli della Loggia sul “Corriere della sera” contro il processo fiorentino a Aldo Schiavone e al suo Sum, ora assolti, dopo dieci anni. Sum sta per Istituto italiano di Scienze Umane, per dottorandi, per un dottorato europeo, con i centri di eccellenza di Parigi, Londra e Francoforte. “All’idea” di Schiavone, ricorda Galli della Loggia”, “approvata e finanziata dal ministro Moratti, caldeggiata dalle due municipalità di Firenze e Napoli che misero a disposizione entrambe due sedi prestigiose con il relativo arredo, sostenuta da alcune prestigiose sedi universitarie come Bologna, la Sapienza, la Federico II, Pavia, e da docenti di vaglia come Umberto Eco e Massimo Cacciari, per citarne solo un paio, arrise una rapida fortuna”. E un’altrettanto rapida liquidazione.
Lo storico usa parole forti. Sotto l’impulso di Fabio Mussi, ministro dell’Istruzione “molto di sinistra “ – Schiavone è di sinistra, presidente a Roma per molti anni del Gramsci, ma, si vede, non abbastanza – “magistrati di Firenze, forse addirittura uno solo (è uno solo, Giulio Monferini, n.d.r.), chissà, ma di certo assai sensibili o sensibile all’ambiente cittadino, alle voci, alle denunce a mezza bocca — del resto non c’è l’obbligatorietà dell’azione penale?; e così dunque parte l’indagine sulle malefatte che si anniderebbero al vertice del Sum.
“È un’indagine in grande stile: perquisizioni, intercettazioni telefoniche, microfoni disseminati dovunque, interrogatori stringenti del personale amministrativo, minacciose convocazioni notturne nelle caserme della Finanza. E alla fine il rinvio a giudizio per il rettore dell’Istituto, Aldo Schiavone, sotto una sfilza di accuse infamanti: peculato, abuso in atti d’ufficio, divulgazione di segreti d’ufficio e chi più ne ha più ne metta. Segue l’abituale linciaggio mediatico…”
Quattro anni di indagini, quattro di processo in Tribunale, e ora in Appello l’assoluzione, su richiesta della Procura generale. Dopo una prima condanna del Tribunale fiorentino per la “sindrome Marino”: spese non adeguatamente giustificate per pranzi di rappresentanza – il fake trial già sperimentato dal Pd a Roma per proteggere la corruzione. Ma dov’è il danno erariale: nei pranzi non giustificati, o nell’uso per quattro anni della Guardia di Finanza, del personale e degli apparati, per (non) scoprirle - senza contare gli anni lavoro della Procura è del Tribunale, quelli ormai sono un tassa, non di scopo, a perdere? A uso magari di finalità corruttive.
Sicuro è infatti il danno all’università e alla ricerca. Il Sum è stato inglobato, e spento, dalla Normale di Pisa, gli “ambienti fiorentino-pisani” invidiosi cui allude Galli della Loggia – Mussi, di Piombino, è pisano di adozione. Cioè, la Normale si è presa i fondi del Sum. Senza giusticativi.


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