Il governo non solo fa quello che le lobbies dicono, e quella dell’auto elettrica, che non vende, ha mezzi straordinari, quelli nippo-coreani, notoriamente facili, e quelli di mezza Europa. Ma lo fa con sapienza: ne ha esperienza. Grillo è da poco al governo, ma ha molto esperienza di politica lobbistica. Attraverso il suo sito. E in politica già con l’Olimpiade: l’Olimpiade no, lo stadio della Roma sì. Non a un evento che non sarebbe costato e avrebbe portato a Roma e in Italia alcuni miliardi delle organizzazioni olimpiche, ma non appoggiato da una lobby, non da una convincente. Lo stadio della Roma invece sì, che è una speculazione edilizia, dichiarata: trattata da avvocati d’affari, messa in opera da speculatori sotto processo. Per la quale il Comune di Roma di Grillo fa spendere allo Stato, cioè a noi, 180 milioni solo per costruire il ponte di accesso – ce ne vorranno altri 300 per urbanizzare, urbanizzare una zona altrimenti incostruibile.
Prepotente e senza vergogna è
la marcia di Grillo al carro delle lobbies,
che assicurano anche la buona stampa. I seimila euro alle lobbies dell’elettrico giustifica con l’ecosostenibilità. Nel mentre
che si fa portare, da anni, dalla lobby
del trasporto su gomma, nemico acerrimo del trasporto ferroviario, delle gallerie
e di qualsiasi altro progetto alternativo ai tir che possa salvare l’aria.
Nessun commento:
Posta un commento