Un tributo all’Italia,
sintetizzato nella dedica a Stephen Rubin, l’editore di Grisham, “un grande amante
di tutto quanto è italiano – opera, cibo, vino, moda, lingua, e cultura. Forse
non il calcio”. E un divertimento per l’autore, appassionato esperto di
football americano, fuori dalla gabbia del legal
thriller per cui è famoso.
L’avventura di un quarterback di
spinta divenuto famoso in America nel far vincere gli avversri, e per questo
ostracizzato, che finisce a Parma, nel modetso club cittadino della modestissima
lega italiana di football americano, e qui si ritrova. Battendosi per niente,
giusto una pizza e una birra dopo il match. Ma scoprendo che ci sono molte
cose oltre il campo da gioco, dentro il quale ha vissuto i primi trent’anni. Con contorno di altre vite americane, giovani e giovanissime, insabbiate in Italia. Un apologo alla Graham Greene, di esistenze sbiadite réfoulées.
Moltissimo il football
giocato, presente e passato, con non meno di un migliori di termini e azioni da
specialisti. Con gioia evidente di Grisham. Una fatica per Nicoletta Lamberti,
che ha tradotto il racconto. E anche per il lettore. Ma la mimesi di tutto
quanto fa italiano, compresi per prima cosa, o seconda, i “documenti”, una
sorta di antropologia a rovescio, di chi arriva e scopre l’Italia, quanto fa italiano, si fa perdonare.
Con un solo errore. Il Trentino-Alto
Adige, “una recente aggiunta all’Italia”, Grisham fa “sottratto all’Austria nel
1919 dagli Alleati come premio agli Italiani per avere combattuto i Tedeschi”.
Forse confondendo la prima con la seconda guerra mondiale. Ma, curioso,
mostrando di non avere letto Hemingway, “Addio alle armi”.
A fine anni 1980, sindaco
Elvio Ubaldi, un trentenne Grisham è stato a Parma e dintorni, per fare
ricerche per un altro libro. Ospite del sindaco al Teatro Regio, “Otello”, quello
che vedrà il Professionista, e della squadra locale di football americano, i Parma
Panthers, quelli del libro. Venticinque anni dopo scriverà la storia, in una
Parma musicofila e pantagruelica, di una squadra di dilettanti vincente. Ma una storia mesta, sul fondo cittadino sanguigno intessendo destini americani variamente espatriati, tutti
più o meno alla deriva.
John Grisham, Il professionista, Oscar, pp. 260 €
9,50
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