lunedì 3 dicembre 2018

Ombre - 442

Pirlo mai, nemmeno alla lontana, Modric, un Pirlo modesto, sì, in un anno in cui non ha vinto nulla – o sì, la Champions, ma con quarti, semifinale e finale addomesticate dagli arbitri. Dopo un build-up specialmente scoperto del suo club, il Real Madrid, al mondiale di Russia in estate. L’undicesimo pallone d’oro “spagnolo”  di fila. Non c’è altro calcio, i 173 giornalisti che lo decretano sanno come muoversi – Moggi, che ha fatto vincere Cannavaro e Nedved, lo sapeva anche lui? Non si è Pallone d’oro per aver giocato meglio. 

Sergio Fabbrini documenta sul “Sole 24 Ore” lo strano sovranismo nei confronti dell’Unione Europea: chi ne esce, come la Gran Bretagna, o chi ne sta fuori, come la Norvegia, la Svizzera, la Turchia, l’Islanda, deve adottare le regolamentazioni europee, senza poter concorrere a definirle. E in alcuni casi, Gran Bretagna, Norvegia, Islanda, deve concorrere al bilancio europeo, senza ricadute. Si può dire la Ue una catastrofe ineluttabile, per fare umorismo. Ma forse bisogna ripensare il sovranismo.

“I record del doping all’italiana: oltre 400 condannati, processi di 14 minuti” – “Corriere della sera”. Gli accusati ne avrebbero diritto, ma i giudici sportivi non consentono al difesa. Sono giudici ordinari in pensione o in comando: la funzione del giudice è condannare.
Per doping non c’è il carcere ma c’è di peggio: la fine di una vita.

“Il mastodontico apparato di controlli e poi di ricontrollo dei controlli” rende il lavoro impossibile a Roberta Cocco, top manager di Microsoft che ha voluto tentare l’esperienza di assessore alla digitalizzazione dei servizi civici a Milano. Con effetti deleteri pure sulla corruzione che i controlli dovrebbero prevenire:”Il paradosso  è che una tale sovrastruttura”, spiega a Paola Centomo su “Io Donna”, “impedisce poi che l’eventuale colpevole  possa essere individuato”. Ma non è un paradosso. Bisognava svilire la Funzione Pubblica, in regime di mercato, e che di meglio dell’anticorruzione?. 

Alla Regione Lazio tredici consiglieri del centrodestra presentano una mozione di sfiducia contro il presidente eletto Zingaretti e la sua giunta. Poi, quando rischiano di farcela, alcuni 5 Stelle non gradendo il vassallaggio del gruppo al presidente dem, si sfilano. Quando cioè si profila la possibilità di decadenza del consiglio e di nuove elezioni. I capi di Forza Italia, il partito che aveva avviato la mozione, la dicono inutile.

Prima che i capi di Forza Italia ritirassero la mozione anti-Zingaretti, un leghista, Cavallari, ex assessore di Alemanno,e un forzista, Cangemi, avevano già sottoscritto un patto per consentire la maggioranza a Zingaretti. Si dice trasformismo ma è solo furbizia, della politica come mestiere, cioè occupazione, reddito.

Dunque, il reddito di cittadinanza è la social card di Tremonti, 2008. Si può fare una campagna elettorale su un beneficio, modesto, per gli “incapienti” – allora era d’obbligo chiamarli cosi? E vincerla? Per essere democratici dobbiamo essere antidemocratici?

“Il Parlamento europeo vota contro il fiscal compact”, contro la politica di austerità – vota contro la proposta della Commissione di Bruxelles di farne un testo di legge. È la posizione dell’Italia. Il cui avallo da parte del Parlamento di Strasburgo però non interessa nessuno. Nessuno ne parla o scrive. Silenzio totale. Non ne parlano nemmeno Salvini e Di Maio, o qualcuno nel loro governo, che pure è nato contro il fiscal compact. Non è distrazione, è insipienza.

Silenzi pure sul rallentamento, se non è crisi, della produzione in Germania. Per il secondo trimestre consecutivo, quindi per almeno metà 2018, la produzione  in Germania è in calo. Il rallentamento tedesco è al’origine del rallentamento italiano, che lo riflette a ruota, nel trimestre successivo – la Germania è il partner più importante dell’Italia, Lombardia e Veneto fanno una sola unità economica con Baviera e Svezia. Silenzio. Qui è Berlino che non vuole che se ne parli.

Non si potevano chiamare zingari, nemmeno tzigani, nomi pure onorati, solo rom. Ora non sono più rom, sono romeni, moldavi, ucraini. La protezione delle minoranze è doverosa, ma dei ladri, borseggiatori (borseggiatrici), posteggiatori?

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