Secondo
il contestato rapporto della commissione Intelligence della Camera dei
Rappresentanti Usa, l’Fbi si fa sponda contro Trump con Christopher Steele, una
ex spia britannica: “Un personaggio da lungo tempo fonte dell’Fbi, pagato con
oltre 160 mila dollari dal comitato elettorale di Hillary Clinton attraverso l’istituto
di ricerca Fusion Gps”. Sembra inverosimile, ma è vero – questa parte del rapporto
non è contestata dalla minoranza Democratica della Commissione.
Non solo
le agenzie di sicurezza Usa, “tutti” i media americani dipendono da Steele. Opinione
pubblica? Al carro di una spia che va in giro a vender e i segreti che non ha –
veniva accreditato come diplomatico nelle ambasciate.
Non piace
in America “Il fuoco e la furia” del giornalista scandalistico Michael Wolff. Wolff
ne dice tante su Trump, pur premettendo nel risvolto che “non è sicuro” di
quanto scrive. Ma non piace per il
motivo più insistente: che Trump si sia sbattute le donne che lavoravano per
lui. In particolare l’attuale ambasciatrice all’Onu, ex governatrice della Carolina
del Sud, figlia di sikh immigrati dal Punjab, Nikki Haley. Trump salvato dal
femminismo?
Wolff non
divora le classifiche, benché pompato dal “New York Times”. In parte per le sue
apparizioni tv, non è simpatico. In parte perché premette in nota che “non di
tutto è sicuro”. Si comincia a prendere sul serio Trump, presidente eletto, che
starà al potere ancora tre anni, e vuole fare e fa molte cose, per discutibili
che siano?
“Non sono
un grande cuoca”, confida una gastronoma ispettrice (assaggiatrice) della Guida
Michelin a Luca Iaccarino su “la Repubblica”.
Amazon mette su l’assistenza sanitaria
aziendale. Osanna, peana, paginate. Niente di diverso dalle vecchie mutue
aziendali, che il sistema sanitario nazionale improvvido ha voluto abolire, e
poi si sono ricostituite, senza fanfare. Provincialismo? Ottusità?
Che le agenzie di sicurezza americane perdano
la cyber guerra contro Putin è stupefacente. Non controllavano (controllano)
tutti, anche Angela Merkel? I server non sono tutti americani?
Che le stesse agenzie, Cia, Nsa, Fbi si dicano
beffate da Putin in rete per le elezioni presidenziali, e prima, e dopo, è
ancora più stupefacente: che ci stano a fare? Vogliono più soldi?
Che queste agenzie (auto)discreditate facciano
l’opinione pubblica in America e ovunque è invece liberatorio: liberano dall’obbligo
di credere. La guerra è finita, non ci mobiliteranno.
Angela
Merkel denuncia il 27 gennaio, giorno della Memoria: “È una vergogna che
nessuna istituzione ebraica possa sopravvivere senza la sorveglianza della
polizia. Che si tratti di una scuola, di un asilo o di una sinagoga”. Hitler ha
solo perso la guerra?
Almeno
150 mila ebrei sono censiti in Germania. Hanno cominciato ad arrivare con la
caduta del Muro: russi, ucraini e lituani, che la Germania considerò rifugiati,
con statuti e incentivi sostanziosi. In pochi anni passando da 25 a 100 mila.
Poi molte migliaia di giovani sono arrivati, da Israele.
Due
milioni di retribuzioni - il 12 per cento del
lavoro contrattualizzato – sono sotto i minimi salariali dei contratti
collettivi. Poi dice che l’Italia non fa le riforme: c’è lavoro più “liberalizzato”
al mondo?
Il numero
dei dipendenti sotto il minimo contrattuale è stato individuato dall’Ocse, l’organizzazione
aprigina. L’Istat, i giuslavoristi italiani e i sindacati non se ne occupano.
Perché
Israele vuole al Polonia corresponsabile della Shoah? Un paese che ospitava tre
milioni di ebrei – trentamila in Italia. Male, ma anche i polacchi non se la
passavano bene.
Lo
sterminio ha colpito anche i polacchi, oltre che gli ebrei.
La
Polonia ha il più gran numero di “Giusti fra le Nazioni” riconosciuti in
Israele, poco meno di settemila.
Israele
vuole la Polonia corresponsabile della Shoah in quanto paese cattolico? C’è un
che di sordo nel rabbinato italiano nei confronti dei papi che si prodigano a
rendere omaggio all’ebraicità, anche nel giorno della Memoria.
“Ramzan
Kadyrov ha inaugurato a Veduchi il primo resort sciistico della Cecenia. Ma non
c’è neve. Le autorità sono corse ai ripari “importandone” dalle regioni vicine. In due giorni sono arrivati
800 camion”, Rosalba Castelletti, “la Repubblica”. Cioè: i russi sono anche
stupidi?
Se ne
vedono di belle tra le aspiranti giudici. Di belle donne. Scosciate ai party di
Bellomo – poi denunciato, da quelle che non
sono passate al concorso. Ora a Roma una nuda all’ultimo concorso. Denudata
perché sospettata di nascondere gli appunti nelle parti intime. Non male, la giustizia sarà almeno divertente.