“Di
chi è l’oro della Banca d’Italia?”, chiede il leghista Borghi in Parlamento. Non
una questione da poco. Sono 2.452 tonnellate di oro. Le terze riserve mondiali,
dopo gli Usa e la Germania. Conferite
alla Be non si sa a che scopo (a riserva dell’euro?) e con che titolo (proprietà,
a titolo gratuito? In conto deposito?).
Ma
la domanda indigna, alla Bce non si chiede. Basta poco in effetti alla nuova
politica per farsi valere, con intelligenza.
Il
paese con le terze riserve d’oro al mondo viene equiparato dalle agenzie di
rating, quanto ad affidabilità, al Botswana. Al Kazakistan, a Panama. Perché
non paga le agenzie?
Il rifiuto più degradante della
degradata Roma è la carta-cartone. Il più semplice da raccogliere e da
riciclare. Collettori inadeguati e raccolta una o due volte l’anno. A cura di
un Comieco che invece spende pagine sui giornali per vantare il riciclo. Il
riciclo è una truffa? Ricca, se si paga la pubblicità sui giornali.
Susanna
Camusso dichiara “guerra al governo sulla “manovra””: “Se non si darà ascolto
al sindacato la mobilitazione sarà totale”. Dichiara guerra il 20 dicembre, a
cose fatte. La mobilitazione dopo le feste, verso carnevale.
Lascia
il Pentagono il generale James Mattis, capo dei Marines, “cane pazzo” di molte
guerre, da sinistra. Elogiato da sinistra negli Usa e in Italia. Si dimette perché
voleva più “impegno” militare Usa, più soldati e più guerre.
Però,
in nessuna delle “Repubbliche” precedenti si erano avuti tanti procedimenti
aperti subito come in questa Repubblica ennesima della Lega e i 5 Stelle –
questi con le famiglie dei dirigenti massimi, Di Maio e Di Battista, per reati
non da poco. Procedimenti a carico di partiti giustizialisti, cioè dalla parte
dei giudici, quindi non c’è da obiettare il partito preso dei giudici antipolitica.
“Selfie
mortali: dl 2011 al 2017 almeno 259
decessi legati alla ricerca dello scatto perfetto” – “Prima Comunicazione”
online. Più le migliaia, centinaia di migliaia, milioni, di incidenti
provocati\subiti da chi va per strada perduto nel cellulare.
“I
giornali sprecano energie su Facebook e regalano a loro volta dati preziosi” -
DataMediaHub, studio su venti testate.
E
la pubblicità se la prende tutta Facebook. La pubblicità digitale cresce ancora
nel 2018 a due cifre, del’11 per cento, ma per i tre quarti va a Google,
Facebook e Amazon.
La
pubblicità digitale verso il sorpasso su quella tradizionale. Negli Usa sarà il
65 per cento della spesa pubblicitari totAle entro il 2020. per il 35 per ceto
Google, per il 21 Facebook, per il 7 Amazon.
È
chiaro a tutti che è illegale proclamare di 28 giorni il mese di fatturazione,
invece del decorso naturale come da calendario, come hanno fatto nello steso
momento le quattro compagnie telefoniche italiane. Fatturando nell’anno
l’abbonamento mensile per tredici invece che per dodici. Non però per il Consiglio
di Stato, il quale statuisce che si può imbrogliare liberamente.
La
quattro compagni e telefoniche, Tim, Wind 3, Vodafone, Fastweb, non sono nemmeno
colpevoli di intesa monopolistica ai danni del mercato. Niente, il Consiglio di
Stato è inflessibile. Poi dice che lo Stato è assente.
La
Spd tedesca all’8 per cento nei sondaggi, ultima tra i partiti al Bundestag eccetto
la Linke (la Leu tedesca, l’estrema sinistra), è il prezzo della riforma
del’ultimo cancelliere del partito, Schrōder: la liberalizzazione del mercato
del lavoro, la “riforma cinese”. Però, un partito Socialista che passa il
lavoratore alla pubblica assistenza, che socialismo è – era?
Impressionante
la somiglianza di Renzi presentatore di “Firenze” su Tv 9 con Alberto Angela. Gesti,
pause, sguardi, dizione, tutto uguale. Imbonitore d’arte è meglio che imbonitore
politico, più persuasivo?
Cairo
celebra come un successo il calo delle vendite del “Corriere della sera” in
dodici mesi del 4 per cento. Gli altri quotidiani perdono copie a due cifre, “la
Repubblica”, “la Stampa, “Il Sole 24 Ore”, “Il Messaggero”, il gruppo Riffeser,
“Il Giornale”.
In
quattro anni i primi sette editori di quotidiani hanno perso un milione di copie.
Italiani
online per tre ore al giorno – le donne mezz’ora in più. Gli italiani con
accesso internet sono 42,7 milioni. L’Italia si conferma il paese della
chiacchiera.