martedì 1 gennaio 2019

Cronache del’altro mondo 20

Il 90 per cento dei giovani americani, tra i 15 e i 21 anni, soffre di stress.

Andrew Cuomo, che ha vinto di misura le primarie Democratiche per la riconferma a governatore dello Stato di New York, ha fatto sua per prima cosa la proposta della concorrente Cynthia Nixon: la legalizzazione della marijuana. Si combatte e si vince un’elezione con la marijuana.
Non per altro, ha detto Cuomo, legalizzerà la marijuana ma per eliminare una discriminazione: “Le leggi contro la marijuana hanno disproporzionatamente riguardato gli afroamericani e altri gruppi minoritari”. Lo farà non per i benefici di una ricchissima lobby ma per la  giustizia sociale.

“Quando si considera lo stretto margine con cui Trump ha vinto in Michigan e Wisconsin, e la scarsa partecipazione al voto delle minoranze nei due Stati, il tentativo russo di allontanare dal voto può essere stato decisivo”, è il commento dello stratega delle due campagne vincenti di Obama, David Axelrod. Un po’ di paternalista condiscendenza da parte dello stratega bianco. “La partecipazione al voto dei neri è declinata nel 2016 per la prima volta in venti anni”, aggiunge, ma riservandosi prudente: “È impossibile dire che questo è il risultato della campagna russa”.  Perché lo stratega lo sa: l’astensione è l’effetto di retribuzioni in calo, diseguaglianze moltiplicate, e ovunque brutalità poliziesche impunite. Ma Obama è un’icona e questo non si può dire.

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