L’Ira è un’agenzia russa di clickbait. I clickbait sono contenuti web, notiziole, divagazioni eccetera, “la cui principale funzione è di attirare il
maggior numero possibile d'internauti, per generare rendite pubblicitarie
online” (wikipedia).
Gli studi sono stati commissionati a
un Computational Propaganda Research Project dell’università di Oxford, e a una
piccola azienda, New Knowledge, formata da tre collaboratori occasionali, in
qualità di analisti, del Dipartimento di Stato, il ministero degli Esteri
americano. Entrambi, Oxford e New Knowledge, si lasciano la porta aperta a
nuovi incarichi. Il materiale esaminato, dicono, non è indicativo. Mentre,
aggiungono i tre di New Knowledge, “la manipolazione del discorso politico
americano aveva un budget di oltre 25 milioni di dollari” – che è il budget
dell’Ira per il mercato russo e altrove.
Le conclusioni però sono che l’intrusione
Ira sul mercato americano è stata microscopica. I clickbait Ira “riguardavano in misura minima candidati politici”: “All’ingrosso
il 6 per cento dei tweet, il 18 per cento dei post Instagram e il 7 per cento
dei post Facebook menzionavano Trump o Clinton per nome”, calcola New Knowledge.
Gli investimenti Ira sul mercato americano sono di migliaia e non di milioni di dollari, così calcolati da Oxford: 73.711 dollari nei tre anni 2015-2017. Di cui 46 mila
su Facebook nel 2015-2016 – la cifra, per dare una dimensione, è lo 0,05 per
cento della spesa pubblicitaria su Facebook di Clinton e Trump, 81 milioni. Ed è
stata esattamente di 3.102 dollari nei tre stati, Wisconsin, Michigan e Pennsylvania,
che hanno votato inaspettatamente per Trump e sono stati per questo detti
vittime della propaganda russa da Hillary Clinton.
Entrambi i consulenti, Oxford e New Knowledge,
si spingono a criticare indirettamente Mueller, che nel rinvio a giudizio
contesta all’agenzia russa di avere venduto “promozioni e annunci” di prodotti
poco cari, tra i 25-50 dollari di costo. “Questa strategia”, nota Oxford, “non
è una invenzione per intrigo politico o internazionale, risponde a tecniche in
uso nel marketing digitale”. New Knowledge sottolinea che Ira vendeva T-shirts, “oggetti
sessuali per Lgbt, e molte varianti di lavori d’arte a tre o cinque pannelli su
temi tradizionali, patriottici”.
Senza senso del ridicolo – o per ridicolizzare
il committente? – New Knowledge fa anche una
digressione sui tentativi di “attivazione umana” da parte dell’agenzia
russa – flashmob, etc.. “Numerosi”
sono stati promossi in Florida. Dove però, “non è chiaro se qualcuno si è
presentato” in un caso, in un altro “nessuno si è presentato”, in altri si sono
presentati “gruppi ragtag”, sciamannati – in uno di questi un video mostra “una
folla di otto persone”.
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