C’è Integrity Initiative, cioè il governo e i
servizi segreti britannici, dietro la campagna di stampa contro Jeremy Corbin,
il leader del partito Laburista? C’è. Ma Corbyn non è il bersaglio maggiore di
questa “Initiative” lanciata il primo aprile 2017 (gli inglesi amano gli
scherzi, ma di fatto l’agenzia sarebbe
nata due anni prima) come “un consorzio contro le notizie false”, e rivelatasi
diciotto mesi dopo un progetto governativo, del governo conservatore. Con l’obiettivo
immediato di contastare Corbyn e il partito Laburista. Ma con una mission più ampia , concordata col Dipartimento
di Stato americano e alcuni uffici Nato, affidato e esponenti militari dei
servizi segreti britannici, con lo scopo di controllare l’informazione. Ufficialmente
per “controbilanciare la disinformazione russa”.
È dai servizi russi d’altra parte che la
controinformazione su Integrity Initiative proviene. Si fa la guerra delle spie
quando non c’è, non si può fare, la guerra vera? Sì, è un modo per le spie di mantenere
il posto. Ma non hanno mai avuto tanto credito, quanto in quest’epoca di pace
(non guerra).
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