mercoledì 30 gennaio 2019

Ombre - 449


Speciale Rai con vecchi spezzoni di Grillo in tv, che nessuno vede. Il flop più flop della storia. Di cui però il direttore di rete che l’ha voluto, Carlo Freccero, si vanta. Questo Freccero è uno che ha fatto carriera come anti-berlusconiano, e quindi portato dal Pd. Ora in quota Grillo: quindi non è cambiato nulla.
Freccero è anche un direttore tv che non ne ha mai azzeccata una, eccetto che quando lavorava per Berlusconi.

“I trafficanti” di esseri umani “gestiscono un grosso giro d’affari”, spiega lo storico Niall Ferguson a Fubini sul “Corriere della sera”, “e cercheranno sempre di passare. Cercano persino di far passare la Manica ai migranti d’inverno, incredibilmente pericoloso”. Non l’avremmo mai saputo dai giornali, il giornalismo è solo “Sea Watch”..

Sul “Mattino” Cristiana Mangani riferisce di riserve della Corte dei conti europea sulle attività “umanitarie”:  “Il business Ong, l’accusa dei giudici Ue: miliardi di sovvenzioni senza trasparenza”. Perché le Ong, oltre che di donazioni liberali, vivono di fondi europei, 11,3 miliardi per il quadriennio 2014-2017. Non rendicontato, o rendicontato artificiosamente. Inoltre non si sa come gli appalti vengono aggiudicati, poiché se ne occupano le Nazioni Unite, che non d anno spiegazioni. L’unico dato certo è che il 45 per cento delle risorse va in retribuzioni interne alle stesse Ong.
Sembrerebbe una notizia, ma la dà solo “Il Mattino” – e “Il Messaggero”, stessa famiglia editoriale.

Pomeriggio di botti come bombe – bombe carta – incendi, falò, a palazzo Vidoni e in corso Rinascimento, davanti al Senato, al centro di Roma, accanto a piazza Navona, per la protesta degli Ncc, i noleggiatori, contro il decreto Semplificazione che si sta preparando e ne limita la proliferazione. Ma per “Il Messaggero” non è successo niente: sul giornale della capitale, che pure ha otto pagine di cronaca cittadina, non se ne parla. C’è il partito anche degli Ncc?

Quota cento è stata subito coperta dai dipendenti pubblici. Non vedono l’ora di scappare, anche che loro, anche a costo di rimettersi buona parte della liquidazione. Anzi, proprio loro che non avrebbero nulla da temere nei cinque o sei anni che gli rimangono per la pensione piena, a 67 anni. Non ne possono più neanche loro della Funzione Pubblica: un martirio per tutti.

La Danimarca costruisce una barriera lungo la frontiera con la Germania. La costruisce per tenere fuori i cinghiali tedeschi. Contro le malattie dei cinghiali tedeschi. Al Nord si pensa sempre bene.

L’auto elettrica inquina più del gasolio di ultima generazione, spiega Alberto Bombassei a Paolo Brico sul “Sole 24 Ore”, ma gli italiani dovranno finanziarla con l’ecobonus deciso dal governo – ben settemila euro a veicolo. Nn solo inquina, ma mette fuori mercato un terzo dell’occcupazione metalmenica legata all’automobile.

Il bail-in per le banche mina la fiducia e crea instabilità, più di quella che dovrebbe risolvere. Lo sanno tutti, e ora anche la Banca d’Italia se ne dice scontenta. Ne è conferma, aggiunge, che in Europa tutti ne sono scontenti, e fanno di tutto per evitarlo. Ma dov’era la Banca d’Italia e gli altri europei, quando loro stessi lo hanno varato, il bestiale bail-in? Sembra una commedia, ma quanti lutti – perché non è vero che il bail-in non è stato applicato.

Negli Stati Uniti, dice sempre la Banca d’Italia, sono state risolte 500 crisi bancarie senza un centesimo pagato dai risparmiatori. Con l’amministrazione controllata o straordinaria, e l’uscita ordinata dal mercato. Semplice. In Europa no perché ci ddevono guadagnare gli avvoloti? Delle banche d’affari e degli esattori degli Npl, i crediti incagliati? Sembra delinquenziale e probabilmente loè , non bisogna pensare i banchieri centrali stupidi.

Ma non è bastata, si lavora ancora al peggio. A “risoluzioni” forzate, caso per caso – l’approccio che chiamano “atomistico”. Per evitare il contagio, dicono: non rimettere la banca in bonis, ma far soffrire risparmiatori, azionisti e obbligazionisti, gli stakeholder, quelli che in qualche modo le sono legati. È pure vero che non c’è limite al peggio, ma chi è questa Europa che ci governa per fregarci?

Il problema maggiore in questa fase delle industrie tedesche e italiane è la scarsezza di manodopera qualificata, secondo i sondaggi europei. Si vede che la disoccupazione giovanile nasce dalla scarsa voglia di lavorare – fatta la tara delle lauree facili e inutili, scienza della comunicazione o scienza della formazione.

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