La recessione si prolungherà
nel 2019, anno per il quale la crescita
complessiva viene ridotta allo 0,2 per cento, con i primi due trimestri in
recessione.
Il pil po capite reale – al
netto dell’inflazione - è diminuito tra il 2007 e il 2017 del 7,9 per cento – di
un dodicesimo (“Il Sole 24 Ore”). È ora, nella media nazionale, con notevoli
dislivelli tra regione e regione, a
26.426 euro – era a 28.700 euro prima della crisi.
In Molise, Umbria, Lazio e
Sicilia il pil pro capite è diminuito nel decennio di più del doppio.
Solo in due aree è
aumentato, Bolzano (1,3 per cento) e Basilicata (3 per cento).
Nelle altre
economie europee il pil pro capite è invece aumentato (Eurostat).
Fatto 100 il pil pro capite
nel 1995, l’economia italiana è quella che è cresciuta meno tra tutti i paesi
industrializzati, a quota 106 nel 2017. Tutti
gli altri paesi industrializzati (37) sono cresciuti a partire da un indice 120
in su – l’area euro, esclusa l’Italia, del 134,7 per cento.
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