Il Procuratore Capo di Napoli
per sette anni, dal 2004 al 2011, celebra i suoi fasti, col giornalista Nico
Pirozzi (“Francesca e il Cavaliere”): ha arrestato quattro grandi camorristi
superlatitanti, Antonio Iovine, Michele Zagaria, Michele e Salvatore Russo, e
coordinato le inchieste più “scottanti”. Non risparmiando le critiche al “ceto
politico”, latitante anch’esso e “autoreferenziale”. Ma come tutti, tutti i
giudici che scrivono meravigliano: come possono essere cosi, autoreferenziali.
Con gli arresti Lepore vanta
alcune inchieste fasulle – molto napoletane, appariscenti: la Juventus, la P4,
le troie di Berlusconi. E l’emergenza rifiuti, dove lui si distinse per
l’inattività – l’emergenza fu sanata dai camion dell’esercito mandati da
Berlusconi, e dall’inceneritore di Acerra, costruito da Berlusconi. Non ricorda
invece di avere rimosso il capo del Mobile Pisani, accusandolo di collusione con
la camorra, che poi ha passato indenne tutti i gradi di giudizio. Un minuto,
evidentemente, fatto di cronaca, di cui però questo sito poteva scrivere l’8
dicembre 2011, sotto il titolo “Chi tocca i camorristi muore”:
“La cattura del superricercato
Zagaria è coordinata da Vittorio Pisani ma non si dice. Non si deve dire.
Perché Pisani l’anno scorso, appena catturò l’altro superricercato Iovine, fu
dimesso da capo della Mobile a Napoli e allontanato dalla città, su iniziativa
della Procura di Lepore, dalla giudice Maria Vittoria Foschini. Che
l’accusarono di avere troppi contatti coi camorristi. Infatti, come si sa, i
capi della camorra si catturano con lo Spirito Santo.
““Se (Pisani) è estraneo, come dice, alle accuse, lo proverà davanti a un
giudice terzo”, disse Lepore dopo averlo
allontanato, cioè condannato. Le prove contro Pisani sono le dichiarazioni di
un camorrista “mezzo” pentito, uno dei Russo. Lepore soave è corroborante:
testimonia che nulla è impossibile nella vita, nessuna ambizione.
“Un romanziere supporrebbe che i giudici hanno allontanato in fretta Pisani
perché non catturasse anche il compare di Iovine, Zagaria. I due avevano organizzato
e capitanavano la camorra di “Gomorra”. Della quale i Russo un po’ sono
affiliati e un po’ concorrenti. Ma Lepore su questo non ci lascia sperare
molto, purtroppo? E la giudice Foschini appartiene alla nobiltà napoletana.
Magari lo hanno fatto a questo scopo ma non lo sanno.
“C’è da dire che non era la prima volta, un anno e mezzo fa, che i giudici
avvertivano Pisani, era la terza. Ma Pisani imperterrito ha continuato ad
arrestare i camorristi. Un po’ se l’è cercata - chi tocca i camorristi muore?”
Giovandomenico Lepore-Nico
Pirozzi, Chiamatela pure giustizia (se
vi pare), CentoAutori, pp. 157 €9,90
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