Never
had it so good, mai stati così bene avrebbe potuto dire l’orrido Trump,
alla McMillan, nel suo contestato Messaggio dell’Unione. Non lo ha detto,
perché non è lo stupido che si dice, ma ne elencato gli elementi. Occupazione, reddito
e risparmi in continua elevata crescita, e le “stupide guerre”, care e ferali,
in chiusura.
Un messaggio da “America sola” più che
da America First. Seppure in un isolazionismo splendido. Ma non è detto.
Il concetto di America sola si rafforza
col Muro al confine col Messico, che Trump “comunque” farà. Ma per lui è quasi
un obbligo, completare un Muro già costruito. In attesa di definire un nuova
politica dell’immigrazione. Quella selvaggia dal Centro America è infatti stata
già affrontata dai suoi predecessori Obama, Bush jr e Clinton, col Muro. Che è costruito
per 1.126 km (sui 3.150 km di confine col Messico), Trump deve solo completarlo,
per 350 km.
Sugli altri fronti, la Cina, sfidata
sul piano commerciale, negozia su tutte le richieste ultimative di Trump:
importazioni, dumping sociale, scambio tecnologico. Le guerre che Trump chiude sono
le guerre perse, in Afghanistan e in Siria, ma ha accresciuto di molto il
bilancio militare. Sui missili, la reazione di Putin alla denuncia del trattato
del 1987 solo ne conferma la motivazione: Mosca aveva sviluppato nuovi
missili, se ora li mette in chiaro.
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