domenica 24 febbraio 2019

Lo Stato lenone

Una storia dell’Ottocento già preistoria. Tradotto all’uscita, nel 1984, come “Donne di piacere”, ha come sottotitolo “Miseria sessuale e prostituzione nel secolo XIX”, ma è quanto di più remoto.
Il decano degli storici francesi, specialista dell’Ottocento, è in realtà storico dell’immateriale. Del sensibile non tangibile: dell’ombra, la pioggia, il silenzio, la freschezza dell’erba, gli odori, il cielo e il mare e il tempo, la virilità. Tante tematiche che prospetta attraenti. Qui invece fa una documentatissima, prolissa, trattazione dei regolamenti della prostituzione che la Francia intraprese dopo la rivoluzione - modello dell’Europa. Sulla base del pregiudizio borghese: un fenomeno “escremenziale”, senza del quale però l’uomo assalirà le vostre figlie e le vostre domestiche. In breve: come si arriva alle case chiuse, al lenocinio di Stato.
Una testimonianza del mondo che fu che incoraggia il nuovo, per quanto deludente. Il catalogo è esilarante dei pregiudizi di scuola: la prostituta è immatura, oziosa, avida, instabile, imprevidente, beona, vorace, chiacchierona, giocatrice d’azzardo, e anche tribade – non “isterica” però. E dei progetti di legge, con regolamenti annessi. La sociologia, invece, dell’evoluzione del fenomeno, dai bordelli per guarnigioni e operai alle case di appuntamento per borghesi agiati, s’impone per intelligenza e applicazione sprecate.
Alain Corbin, Les filles de noces, Champs Flammarion, pp. 640 € 10

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