mercoledì 6 febbraio 2019

Riduzione Usa delle spese o ritiro dal Medio Oriente

Retrenchment è restrizione (delle spese) o ritiro? Quello avviato da Obama in Medio Oriente e accentuato da Trump sa di ritiro: il campo è stato e viene lasciato alle forze locali, non necessariamente in linea con la politica americana, di pace e di democrazia, e di fatto per più aspetti contrarie: in Iran, in Siria, in Iraq, in Afghanistan, nonché nella parentesi non conclusa dell’Is, dello “stato islamico”.
L’America dismette l’impegno diretto in Medio Oriente ufficialmente perché vuole che le forze in campo, i governi della penisola arabica, l’Egitto, la Turchia, Israele, l’Arabia Saudita, “facciano la loro parte”. Sottinteso: delle spese militari. Ma le spese militari si fanno per uno scopo, secondo piani strategici. E questi mancano: gli Stati Uniti se ne vanno e basta. In una regione in cui invece i piani strategici ci sono, ma ostili: dell’Iran, della Russia, della Siria di Assad, e del fondamentalismo islamico in Afghanistan e in Iraq. All’ombra del terrorismo.
C’è sempre Hezbollah in attività, il raggruppamento libanese filoiraniano e anti-israeliano. Ci sono ancora frange mobilitate di palestinesi. L’Is non è morto. Che non era Al Qaeda, un movimento terroristico contro l’Occidente in Occidente: l’Is ha creato governi territoriali, e disponeva di finanziamenti e armamenti, di un retroterra – non solo nel Qatar come ora si vorrebbe (che è invece il regime della penisola arabica più occidentalizzato, con più ramificazioni in Europa e negli stessi Usa).
Succede in Medio Oriente, si dice ancora, come succederà altrove, nel quadro di una visione del mondo che Washington ha ora multipolare. Con più potenze, in un concerto di potenze. Ma la multipolarità è vecchia, la condivisione delle responsabilità con potenze locali e delle spese per la sicurezza. Kissinger, studioso e teorico del concerto metternichiano delle potenze -  dell’equilibrio delle forze e del negoziato permanente - l’ha teorizzata in un documento del 1974, dopo la “guerra del petrolio” che aveva posto l’Europa in stato d’assedio: nella solidarietà transatlantica, ognuno provveda per sé. Ma già la “dottrina Guam”, o “dottrina Nixon”, 1969, ne stabiliva il principio: la guerra del Vietnam è dei vietnamiti – opera peraltro anch’essa di Kissinger, assistente speciale d Nixon. 
Il retrenchment di Obama e Trump è un semplice abbandono del Medio Oriente. Cui si forniscono armamenti anche complessi, e costosi, ma come un semplice mercato di esportazione.

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