Non c’è un investimento italiano in Francia che sia andato a buon fine, dai Quattro Condottieri favoleggiati negli anni 1980, Agnelli, De Benedetti, Gardini, Berlusconi, agli accordi recenti tra Fincantieri e Stx, e tra Essilor e Luxottica. Sempre la parte francese lavora per sabotare gli accordi sottoscritti quando ne aveva bisogno, sempre il governo francese sostiene il sabotaggio, sempre Bruxelles sostiene Parigi.
In Germania gli investimenti semplicemente
non si possono fare. Se si eccettua Triumph Adler, una società di macchine da
scrivere fallita, che fu rifilata a De Benedetti, per le cure inutili di Franco
Tatò – un’operazione ridicola. Chi ci ha provato è stato respinto senza scuse.
Dai governi - socialdemocratici e
cristiano-democratici ugualmente - non dagli azionisti. Dalla Continental (Pirelli)
a Commerzbank (Generali), e Opel. Opel nel 2009 non poté essere rilevata dalla
Fiat, Angela Merkel non volle, General Motors ha dovuto sostenere altri otto anni di perdite, finché Peugeot,
partner accettabile a Merkel per il finto sostegno alla politica francese di grandeur, si è fatta sotto due anni fa
per rilevarla.
Unica acquisizione italiana in
Germania la Hypovereinsbank, la banca della Baviera, che Profumo comprò al suo
solito al galoppo nel 2005 per Unicredit. Era una banca semifallita, per la
quale il gruppo milanese ha dovuto spendere più di un patrimonio. Fino alla radicale
ristrutturazione dei successori di Profumo dieci anni dopo, con la chiusura di
metà degli sportelli. Una cessione che fu un affare per i soci bavaresi: nel 2005 la quasi totalità degli
azionisti votò per la fusione, mettendosi al sicuro in tasca cinque
azioni Unicredit contro una Hypovereinsbank.
Francia e Germania hanno potuto
invece comprare liberamente in Italia: banche, grande distribuzione, meccanica, chimica, agroalimentare,
qualsiasi cosa. Solo Alfa Romeo è sfuggita, che Volkswagen voleva
assolutamente, aveva pure due grandi firme a sostenerla, Massimo Mucchetti e Oscar
Giannino - ma solo perché c’era Marchionne, che sapeva negoziare.
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