venerdì 29 marzo 2019

Gadda diverte il gentile pubblico

Tre racconti incompiuti che Garzanti pubblicò nel 1971, sulla base di documenti (i quaderni su cui li aveva scritti, a penna e a matita) conseganti direttamente da Gadda. Abbozzi giovanili su cui non voleva ritornare e che lasciava a future memoria. Subito pubblicati dalla Garzanti di Piero Gelli, per sfruttare la gaddomania. In realtà compiuti e, se non rivisti, non rifiutati. Preceduti nel quaderno da un proponimento, in cui Gadda, accingendosi quarantenne a fare lo scrittore, si vuole “romanzesco” e “conandolyano” - romanzesco ragionato – per “divertire il pubblico”. Una pubblicazione non più ripresa da allora, eppure vale la lettura.
I tre racconti sono aperti da un “Argomento”, a proposito di un processo per matricidio. Dove subito s’impone ossessivo il sesso. Femminile - “la punta di Bellagio”, la villa Serbelloni” - e maschile, “tra le gambe ciò un fagotto,\ che mi va di qua e di là”. Che poi traboccherà in “Eros e Priapo” e nel “Pasticciaccio”.
“Novella seconda” è il “tipico” racconto milanese di Gadda, di piccola borghesia, giudiziosa e non. Anch’esso subito dominato da un altro tic gaddiano, il sarcasmo antisocialista, “antirivoluzionario parolaio”, di “sorvegliati dalla polizia, poi abbandonati anche da quella”: “Chi era avvocato, chi geometra, chi bocciato alla terza tecnica, ma tutti saputi, tutti zazzeruti, tutti cravattati, tutti parolai, tutti roboanti, e sopratutto tutti italiani”. Con l’impossibilità però di secernere bene e male, tra “i reati e i fatti che non costituiscono reato” – un’impossibilità metafisica, non personale: “Queste due classi di fatti sono disgraziatamente contigue, come dicono i matematici. Vale a dire che è sempre possibile trovare un termine della classe pi (reati) e uno della classe cu (non reati) tali che la loro differenza sia una quantità evanescente”.
Un fondo critico ineliminabile, da social scientist, che qui esercita anche sulla violenza italiana, il terrorismo di cui gli italiani si sono fatti periodicamente protagonisti, nel primo Ottocento come Carbonari, nel secondo come anarchici, nel primo Novecento come fascisti e nel secondo, qualche anno dopo la pubblicazione della “Novella”, come brigatisti. Del terrorismo come impotenza: “Il carattere peculiare di questi delitti italiani a differenza di altri delitti politici storicamente celebrati nei trattai di magniloquenza è la loro inutilità. E il fatto che la ferocia incanaglisse contro una ira fittizia, contro un’inesistente tirannide: ora quando si fa del male inutile a sé, si dimostra agli uomini e a Dio una sola cosa: di essere degli impotenti”.
Il terzo racconto, “La casa”, germoglierà amaro nella “Cognizione del dolore”, la casa afflittiva. Qui invece lo spirito è allegro. In una farsa, o autosatira, dell’insediamento del Dott. Ing. Gadda a Roma. Dove condurrà esistenza sfarzosa, col titolo di “Altissima Serenità Principe dell’Analisi e Duca della Buona Cognizione” – l’analisi è matematica, la cognizione sarà del dolore – incurante del malanimo di parenti e conoscenti, essendo diventato improvvisamente ricco, nonché abile. Capace insieme di tenere lontani i postulanti della sua nuova ricchezza, disinnescare la vertenza legale della petulante marchesa confinante, costruirsi la bella casa secondo principi di stabilità e comodità, contro il progetto dell’architetto “razionalista” Basletta. Gli umori ci sono. Compresi i problemi del tipo “I tramezzi degli alberghi”: i tramezzi uniscono più che dividere, con elenco rabelaisiano dei vari tipi di “rumori” compartecipati  - nell’attesa che qualcuno “de’ più quotati mobilieri di Lissone, Seregno, Meda e Cantù… inventi e fabbrichi il letto non cigolante”.
Nel mezzo “Notte di luna”. Quella in cui Carletto, qui socialista, contro “i signori, i militari, i preti”, partecipa a una sorta i linciaggio di un automobilista, e dei suoi ospiti nell’automobile, con la quale ha investito un gruppo di operai. Ma più volentieri partecipa alla baruffa perché tra gli automobilisti ha un rivale in amore.  
Carlo Emilio Gadda, Novella seconda

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