venerdì 22 marzo 2019

La Concorrenza è sospetta a Bruxelles

La Popolare di Bari chiederà i danni a Bruxelles per la liquidazione di Tercas, l’ex Cassa di risparmio di Teramo, per una cifra da definire, da mezzo miliardo a tre miliardi. Il danno è tanto vasto che è difficile da calcolare. All’esborso per l’acquisto di Tercas, vanificato dalla liquidazione coatta, vanno aggiunte la perdita dei depositi, della clientela Tercas e di parte della clientela della stessa Bari, nonché la riduzione drastica degli attivi, per la cessione forzata dei crediti, e il crollo delle valutazioni di Borsa, con conseguente svalutazioni. Non si riflette abbastanza sulla gravità dell’improvvido bail-in. Che peraltro, pur risultando un regolamento europeo, solo la Banca d’Italia ha voluto applicare, come la commissaria alla Concorrenza Vestager si è affrettata a precisare.
Nicastro, il liquidatore di Carife, Carichieri, Etruria e Banca Marche, spiega oggi a Fubini su “Corriere della sera” che la liquidazione è stata “inutile e perniciosa”: “La svalutazione dei crediti deteriorati delle quattro banche al 17,5 per cento mise pressione sull’intero sistema, accelerando la crisi degli altri istituti, dalle venete al Monte dei Paschi”. Non un errore, insomma. Un disastro a vantaggio dei collettori, del recupero crediti.
Questo in aggiunta al danno a tutto il settore bancario in Italia: “Le quattro banche non valevano neppure l’1 per cento del settore in Italia. Eppure quell’episodio ha bloccato l’emissione di bond per tutto il sistema nel periodo seguente”.
Che non sia un errore lo stesso Nicastro lo spiega a proposito delle modalità d’intervento di Bruxelles: la direzione Concorrenza ha “l’abitudine.. .di non mettere niente nero su bianco”, ma di arroccarsi a “influenzare le decisioni”, ponendo paletti e livelli. Il metodo, usava dire, della moral suasion. Che però può esercitare chi ha carisma, per qualità dimostrate. Mentre, spiega Nicastro, “la direzione Concorrenza è un organo della commissione in cui pochi tecnici preparano le decisioni”. Tecnici, va aggiunto, a porte girevoli, dalla doppia e triplice vita, un po’ di qua un o’ di là dalla barricata – senza che un conflitto d’interessi (ma è corruzione) si faccia valere. Mario Monti lo sapeva che ebbe vita difficilissima alla direzione Concorrenza.   

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