I ricordi d’infanzia e
dell’adolescenza. Nelle ville e i palazzi di Firenze, Bressanone, Roma, Ankara,
Istanbul, Lugano, e Roma di nuovo. Prima di?
Ricordi di genitori molto
innamorati e molto assenti, Filippo e Margaret, americana del Wisconsin, e
delle nonne, i fratelli Carlo e Nicola, lo zio Adolfo con la moglie Anna
Visconti di Modrone, sorella maggiore di Luchino, molto personale di servizio,
e personaggi dai nomi interessanti, che s’incontrano nelle varie capitali al
seguito del padre diplomatico.
Una prima tranche forse, benché tarda, 2015, di un
ciclo di ricordi. Curata da Roberto Calasso, ma curiosamente priva di spessore
– di aneddoti, personaggi “seguiti”, atmosfere. Si nominano Ugo La Malfa, i von
Papen, i Visconti, ma in una sorta di name
dropping – cui donna Marella è di proposito aliena. Gocà è “go to the car”,
la formula speditiva con cui Margaret, “col solito desiderio di liberarsi di
noi”, licenziò Marella e Carlo una volta che l’assediavano travestiti e
chiedevano “ora che dobbiamo fare”
Marella Agnelli, La signora Gocà, Adelphi, pp. 236 € 12
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