Un’esposizione di una dozzina
di quadri, dell’uno e dell’altro, e a due mani, per mettere in evidenza il
restauro della “Allegoria dei cinque sensi”, eseguito da Giuseppe Mantella e
Sante Guido. Un grande quadro, di poco meno di due metri per quattro, con una
ventina di figure dipinte al naturale,
al centro l’autoritratto, probabile, di Gregorio, dipinto a due mani – ma senza
particolari differenze, non all’occhio del visitatore.
Classificati tra i
“caravaggeschi”, Gregorio e Mattia Preti, questi sopratutto, elaborano una personale
forte carica “narrativa”: nei ritratti, le pose, i gesti, la teatrale disposizione
scenica.
Alessandro Cosma-Yuri
Primarosa (a cura di), Il trionfo dei
sensi, Palazzo Barberini, Roma
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