Il debito pubblico italiano è cresciuto dal 2014 di 138 miliardi, quello tedesco è diminuito di 63. L’economia tedesca è cresciuta, ben fuori dalla crisi del 2008, quella italiana ristagna, sempre nella crisi.
Pina Montanari,
l’assessora dimissionaria all’Ambiente, la settima o ottava dimissionaria di
due anni e mezzo, non le manda a dire alla sindaca Raggi, si fa fare un’intervista
dal “Corriere della sera” e afferma: “A Roma hanno prevalso gli amici di
Lanzalone, sono loro che governano la città”. L’avvocato Lanzalone è l’affarista
tutore, su mandato di Grillo e Casaleggio, della sindaca Raggi, arrestato per
corruzione nell’affare dello stadio della Roma. Silenzio di tomba dal Campidoglio:
saranno morti asfissiati dai propri miasmi?
L’exit poll delle
regionali in Sardegna è sbagliato di quasi quindici punti. Cioè non è
sbagliato, è artefatto. È l’opera di un consorzio di specialisti, compresi
Piepoli e Noto. Volevano rincuorare il Pd, per una notte e una mattina? Gratis?
Stella deride sul “Corriere della sera” Solinas, il
candidato di destra in Sardegna, sul
filo di “Chi l’ha visto?”, oscurato da Salvini. Poi questo Solinas prende quasi
un voto su due, dodici o tredici punti sopra i voti delle liste che lo
sostengono. Giornalismo militante – e pro Pd o 5 Stelle? Giornalismo seduto, dell’ideuzza
da elezeviro – domani è un altro giorno?
Ci sono morti, anche drammatiche, alberi sradicati a
migliaia, treni fermi nella campagna aperta, al freddo, di notte, senza acqua né
altro conforto per i viaggiatori, ma il Tg 1 è in flessibile: prima il papa,
poi Salvini e Di Maio, con tutti gli altri dichiaratori, dodici minuti, che in
tv sono un’enormità, e finalmente le notizie. Poche, svogliate. Si può capire
che gli italiani odino Renzi, che l’abbonamento Rai ha messo in bolletta.
Francis Fukuyama è un profeta screditato, avendo statuito
la fine della storia con la fine dell’Urss. Ma dice bene della sinistra, presentando
il suo ultimo saggio,”Identità”, della sinistra divenuta liberista: “È difficile
vedere la differenza tra un cancelliere socialdemocratico come Gerhard Schrōder
e una democristiana come Angela Merkel”. O l’ineffabile Bersani, ora sinistra
estrema, con le sue “lenzuolate” di liberalizzazioni.
Un autogol al primo minuto, e un rigore contro che non
c’è al 101mo, record di durata per una partita di calcio, mentre il suo miglior
calciatore e il più pagato si rifiuta di giocare: l’Inter è sicuramente sotto
malocchio, uno potente. Il problema è: cosa ha fatto l’Inter per meritarsi tale
fattura?
Santevecchi
racconta sul “Corriere della sera” di un giovane calciatore della squadra
cinese di Zhang, il padrone dell’Inter, protagonista di imprese calcistiche già
storiche per la Cina, confinato per un anno in un “campo di rieducazione”
perché islamico, e ribattezzato con nome cinese. Senza scandalo, né in Cina né
in Italia né all’Inter. Si dà per scontato che la Cina, per essere diventata il
polmone dell’economia globale, sia un paese normale: tutto vi può succedere.
L’Italia
ha superato la Francia, che per tradizione tesaurizza in oro, negli investimenti
nel metallo prezioso. Da una diecina d’anni – dal 2009, documenta Leonard Berbeni
su “Liberi tutti”, il supplemento del “Corriere della sera”. Gli italiani sono
stati sempre grandi risparmiatori, i più risparmiosi al mondo con i giapponesi.
Ma preferivano il mattone e i Bot, cioè impieghi redditizi. Ora prevale la
sfiducia, se l’impiego è non per un guadagno ma per la sicurezza – come in
tempo di guerra.
L’impegno
per gli investimenti pubblici, contro la politica Ue di austerità, si ferma
dinnanzi al primo appuntamento: no Tav. Schizofrenia? Dilettantismo? Corruttela
(“rifamo gli appalti”?)
I candidati “democratici” in Ucraina,
che l’Occidente democratico appoggia contro la Russia, sono plutocrati e anche
delinquenti – bancarottieri, concussori. Morire per questa Ucraina?
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