lunedì 8 aprile 2019

Cronache dell’altro mondo (31)


Il generale Pulaski, “figlio del celebre giurista Jozef Olaski” (wikipedia), il “padre della cavalleria americana” nella guerra d’indipendenza, che salvò George Washington dalla sicura cattura da parte degli inglesi, si vuole sia stato una donna. Non è vero ma ci prosperano in molti, sulle ossa esumate per questo vent’anni fa: antropologi, storici anatomopatologi, tv.
E la sessantenne che partorisce in vitro un figlio per il suo proprio figlio gay, per fargli un regalo?
Beh, questo è sportivo – animalesco ma sportivo.
Michael Wolff, che non ha rivelato niente di Trump, contro cui ha scritto un libro, è l’autore più ricco in America secondo “Forbes”, con 13 milioni di dollari vinti da giugno 2017 a giugno 2018 – dopo James Patterson, che però scrive alcuni gialli in un anno, e con un’ottantina di libri in edizione ha guadagnato 87 milioni.
Ora ci prova un giornalista sportivo, Rick Reilly, che in un libro spiega che Trump al golf sposta le palline per vincere.
Pete Buttigieg, che non ha fatto né dichiarato nulla, e concorre alle primarie Democratiche come sindaco di South Bend, cittadina dell’Indiana, è subito l’idolo dei media: è giovane e gay.
Una whistle- blower coraggiosa, Tricia Newbold, una delatrice, genere molto apprezzato negli Usa, segno di virtù civica, impiegata della sicurezza alla Casa Bianca, ha esposto alla Camera dei Rappresentanti due fatti chiave contro Trump. Uno è un nullaosta di sicurezza dato a Jared Kushner, il genero di Trump, cioè l’accesso ai documenti riservati dell’amministrazione – ma questo fatto è pubblico. L’altro è la sistemazione dei dossier segreti su uno scaffale che lei non può raggiungere senza una pedana (Newbold soffre di una forma di nanismo).

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