Il classico “Torna a casa,
Lassie” rivisto sulla divisione di Cipro, tra repubblica greca e zona d’occupazione
turca. Intitolato a Jimi Hendrix – il chitarrista la produzione tedesca ha diviso equanime fra il
titolo italiano e quello originale, “Smuggling Hendrix” – per un’accennata vocazione
musicale del protagonista parlante. Un ragazzo
non più giovane, che si appresta alla fuga in Olanda, lasciando i debiti a
Nicosia, quando il fidato Jimi attraversa il confine con la parte dell’isola
occupata dalla Turchia e non può più essere riportato di qua, i regolamenti
europei tassativi escludendo animali o piante provenienti da aree che non
applicano i regolamenti sanitari europei. Le persone possono vagare liberamente
da una parte all’altra, gli animali no, il divieto è rigido.
Freddamente, quasi alla Tati,
tra una ex moglie di cui nessuno capisce le turbe, e amici turchi incapaci, un
apologo sorridente sulla divisione. In luoghi inanimati – abbandonati, in rovina,
desertici. Tra gente che non sa che cosa la divisione è e non se ne cura. Se non
per la miseria invadente – e il sogno dell’“Europa”.
Marios Piperides, Torna a casa, Jimi!
Nessun commento:
Posta un commento