Ma in quanto a libertà di opinione
l’Italia, sempre nel rapporto della ong francese, è in compagnia del Botswana e
delle isole Tonga.
L’Italia è preceduta, in fatto di
libertà di stampa, otre che da tutta l’Europa, da Suriname, Samoa, Uruguay,
nonché da molti campioni della libertà in Africa, continente delle democrazie a
vita (si vota sempre la stessa persona): Namibia, Capo Verde, Ghana, Sud
Africa, Burkina Faso – ex Alto Volta, reduce dal quasi trentennale governo del
capitano Blaise Compaoré, dopo una decina di colpi di stato militari, compreso
quello dello stesso Compaoré, che ha assassinato il capitano-presidente
Thomas Sankara, suo amico da una vita.
Gli
Stati Uniti invece fanno peggio dell’Italia, al 48mo posto: quasi non
hanno libertà di stampa.
Nei soliti Botswana e le isole Tonga, ma anche in Romania, c’è più libertà che negli Usa.
La libertà di stampa c’è solo in
Norvegia, Finlandia e Svezia. Poi Olanda, Danimarca, Svizzera, Nuova Zelanda e Giamaica – anche la Giamaica si è
spostata verso i poli?
In Italia c’è poca libertà di stampa,
spiega Reporters sans frontières, perché c’è la mafia, e c’è il fascismo.
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