“E
liberaci dalla vita eterna amen”: la pagana “Repubblica” celebre con Silvia Ronchey
la Pasqua: “Secondo l’uomo che predicò in Galilea, e che le fonti chiamano Gesù…”.
Un giornale del 1819?
Commovente
è invece la stessa “la Repubblica” che fa pagine e petizioni perché radio
Radicale non sia chiusa. Il giornale che più di tutti ha tradito e avversato
tutto ciò che la radio e il partito Radicale hanno rappresentato – giusto la
smorfia che la sola parola provocava in Berlinguer.
Salvini
che critica Raggi sembra quello che spara sull’ambulanza. Ma cosa c’è dentro
l’ambulanza Roma? La metro più chiusa che aperta, sporcizia attorno ai
cassonetti che nessuno svuota, sui marciapiedi e ovunque, dipendenti comunali
allo sbando, vigili, uscieri, impiegati, più menefreghisti dell’immaginabile. E
le famose buche. Con la pretesa di farsi pagare dall’erario alcuni miliardi di
debito, senza nemmeno uno straccio di buoni propositi.
È
sorprendente la finta ingenuità della sindaca. È sorprendente che sia creduta:
la tigna sullo stadio non dice nulla, e la ferocia nel governo del sottogoverno?
I 5 Stelle tacciono. Sapranno che non c’è nulla da salvare. Tanti criticano, ma
il silenzio del partito che governa la capitale è fragoroso.
“La
Var è solo tecnica, che può falsare la vita”. “La Var è un moltiplicatore di arbitri, non un taglio”.
“Più rallenti un’azione e più la cambi”. Mario Sconcerti infine, il decano dei
giornalisti sportivi, capisce di che si tratta. Non c’è nemmeno bisogno di
rallentare o accelerare, qualsiasi modesto regista tv cambia l’azione con l’illuminazione
e il taglio. Ma il giornalismo dei “paglietti” è invincibile: si guarda “La Domenica
Sportiva” e viene da soffocare. Stupidità non è. Oppure sì?
Non
c’è più vita, c’è la carriera
Non
c’è più dialogo, c’è il social
Non
c’è più speranza, c’è l’odio
Né
la curiosità o il desiderio
La
timidezza è scomparsa c’è la forza
E
sapere non importa, basta ghignare
Minacciare,
insultare, starnazzare
Non
c’è più ieri né domani, c’è l’oggi
sterile,
cui mogi ci assoggettiamo.
In
un mese l’Inps di Tridico, il neo presidente 5 Stelle, ha ricevuto 800 mila domande di reddito di cittadinanza,
ne ha esaminate 640 mila, ne ha accolto il 75 per cento, 480 mila, le pagherà a
fine aprile. In tempo per le elezioni europee il mese dopo - più 200 mila domande
che verranno vagliate sempre per fine mese, saltando feste e ponti. Un
miracolo. Bisogna fare elezioni per far lavorare l’Inps. Oppure distribuire
soldi, magari con la scusa della povertà.
“I
titoli azionari non apprezzano i governi più attivi dal punto di vista
legislativo, in quanto possono cambiare le regole e creare vincitori e vinti
(ciò scoraggia la propensione al rischio). Lo stallo, invece, riduce questo
rischio e favorisce l’inerzia governativa a beneficio dei titoli azionari. Come
sta succedendo in Italia in questo momento”, Ken Fisher, presidente di Fisher
Investments, “Il Sole 24 Ore”.
Brutale ma sincero: il segreto del governo
minimo, o instabile, comunque “in stallo”
– la contro-governabilità, direbbero Carl Schmitt e il professor Miglio
paleo leghista.
Alonso
e Vettel hanno vinto molto, anche con team di terz’ordine. Poi, alla Ferrari,
non hanno vinto nulla. Ci sarà un motivo.
“Sono fragile”, confida Louis Garrel, marito
di alcune mogli importanti, e regista fi film anche di successo: “Ci sono
giorni in cui mi sembra di averla inventata io, l’ansia”.
Dopo
gli esercizi spirituali di modesti, per quanto giganteschi, politici del Sud Sudan
in guerra fra di loro, il papa si butta a baciarne i piedi. Si butta per modo
di dire, ha problemi a piegarsi, peggio a rialzarsi. Sembra uno sketch comico, e lo è:
non c’è bisogno dell’anticlericalismo, provvede il francescanesimo finto del
papa gesuita.
I
politici sudanesi sono capataz di
eserciti del nulla, che si combattono per nulla – non c’è niente per cui
combattere nel Sud Sudan: guerrieri duri
e puri.
I
politici del bacio di Francesco sono i giganti nubiani che Leni Riefenstahl, la
regista del nazismo, amava immortalare.
Sulla regista attempata il loro fascino si può capire. Ma sul papa Franncesco, che visto la domenica di persona in
piazza san Pietro è vispo e contento, nient’affatto preoccupato?
Inquinamento
da carte e cartoni? Sembrerebbe impensabile ma a Roma c’è. Carta e cartoni, il
materiale più facilmente e da lungo tempo riciclato, si raccolgono a Roma ogni
due, tre mesi, dopo aver svolazzato fuori dai cassonetti, per strada, sui
marciapiedi, dentro gli androni. Non inquinano propriamente, non sprigionano
sostanze malefiche, ma marciscono e sporcano. A opera dell’appaltatore (ong? cooperativa?)
che si è sostituito a Mafia Capitale, dopo averla denunciata.
Ci saranno anche questi appalti nello scontro tra la sindaca e Bagnacani, amministratore delegato, ex, di Ama?
Ci saranno anche questi appalti nello scontro tra la sindaca e Bagnacani, amministratore delegato, ex, di Ama?
Giulia
Bongiorno , avvocato di celebri assoluzioni, già deputato di Alleanza
Nazionale, ora senatore della Lega, può dichiarare a “la Repubblica: “Non sono una
donna di destra”. Ha anche imposto il controllo dei dipendenti pubblici con le
impronte digitali: una misura di libertà.
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