domenica 21 aprile 2019

Usa-Cina non può fallire

Perché non può fallire la trattativa fra Trump e Xi? Per l’asimmetria dell’interscambio che ha portato alla trattativa stessa. Che Trump ha minacciato e imposto e la Cina ha accettato: non per una sudditanza politica, o militare, ma per le ragioni stesse del mercato.
La Cina è stata nel 2017, quando Trump ha lanciato l’offensiva, il primo partner commerciale americano, con un interscambio di 636 miliardi di dollari. Ma così sbilanciato: primo fornitore, con 506 miliardi e solo terzo mercato di sbocco, per appena 130 miliardi (erano molto maggiori importatori dagli Usa il Canada, 282 miliardi, e il Messico, sui 200). Un disavanzo in forte crescita, dell’8,1 per cento nel 2017.
La trattativa è continuamente aggiornata solo perché Trump vuole includere anche l’apertura cinese ai servizi finanziari, finora esclusi. Uno sviluppo che anche soggetti europei, in Italia Intesa, seguono con interesse: la possibilità per banche, banche d’affari, assicurazioni, e altri soggetti finanziari di operare nello sterminato mercato cinese.

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