La
successione a Berlusconi è fatta suo malgrado. L’ha impedita in tutti i modi,
perfino azzoppando la sua maggioranza in favore dei 5 Stelle a Roma e a Torino,
città di centro-destra, negli anni in cui lui stesso era per legge impedito, e
ora i suoi elettori hanno deciso diversamente. Il cent ro-destra torna
maggioritario, ma con le percentuali invertite tra il partito di Berlusconi e
la Lega.
Il ritorno al centro-destra sarà probabilmente impossibile finché
Berlusconi resta in campo, per un problema di ego. Ma non c’è alternativa, come sanno tutti quelli che
fanno politica sul territorio, a Roma, a Napoli, nella stessa Milano di Berlusconi, Tajani, Carfagna,
Parisi.
Berlusconi vanta il voto europeo, in recupero rispetto ai primi
sondaggi, alla sua personale campagna. Ma il risultato è quello: il suo partito ha le dimensioni
della vecchia Lega.
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