Si è subito, alle prime
righe, in Pirandello. Ma non in pensieri sparsi dell’adolescenza - o allora di
un Pirandello eterno adolescente. Né in un diario, o uno zibaldone: il taccuino
è un attrezzo di lavoro. Questo è, in edizione critica, il terzo e ultimo
taccuino “segreto” ritrovato. Di un lascito andato colpevolmente disperso,
biblioteca e “scartafacci”.
Un taccuino di un centinaio
di pagine manoscritte, 105 qui a stampa. Rintracciato negli 1980 e comprato dai
Beni Culturali. Di cui Annamaria Andreoli cura l’edizione critica. Con una documentazione
in facsimile, la trascrizione per esteso, doppiato da una nota critica della
curatrice. Una paziente diffusa ricerca degli echi del taccuino nell’opera di
Pirandello, articoli, saggi, racconti, teatro. Rivedendo anche le edizioni
“critiche” dei due altri taccuini scovati e pubblicati in precedenza, il “Taccuino
di Bonn” e quello “di Coazze”.
“Parole in cerca d’autore” le disse Lucio
D’Ambra. Un “estesissimo prontuario linguistico”, dii di gerghi e costrutti, e
un repertorio occasionale di immagini, considerazioni e battute di dialogo, degli
anni 1912-1917, lo trova la curatrice di questa edizione critica, Annamaria
Andreoli. Ripreso da Pirandello variamente in scritti editi: articoli, saggi, racconti,
teatro. In “Uno, nessuno, centomila” in particolare. Ma anche in “Si gira…” e -
la farsa dialettale “A giarra” (da cui pescherà a piene mani l’argot agrigentino di Camilleri) - in “Sei
personaggi”. Di I cui la curatrice trova infiniti riferimenti, e forse tutti.
Una ricerca puntigliosa, quella
di Annamaria Andreoli, ferace. Che testimonia di un Pirandello scrittore senza
requie e senza soste – “la vita o si vive o si scrive”. Nonché glottologo
acuminato e instancabile, che recupera costrutti di Dino Compagni, o di Edoardo
Giacomo Boner, germanista messinese coetaneo, morto nel terremoto del 1908.
Pirandello scrive. Scrive sempre, e molto rielabora, anche quando l’ha stampato,
e molto butta via. Più che un’edizione critica, questo “Taccuino segreto” è
testimone di una sorta di morbo della scrittura.
Luigi Pirandello, Taccuino segreto, Mondadori,
remainders, pp. 217, ril., € 7,74
Nessun commento:
Posta un commento