venerdì 3 maggio 2019

Ombre - 461

Caterina Chinnici, che alle passate europee nel 2013 aveva guidato la lista concorrente del Pd, è ora capolista del Pd. “If you can’t beat it, join it”, è vecchia massima della diplomazia britannica.


Manca, o potrebbe mancare, sul mercato internazionale il petrolio dell’Iran, della Libia, del Venezuela, e probabilmente dell’Algeria (con Buteflika fuori gioco va in crisi la Sonatrach, l’Eni algerina), ma le quotazioni del greggio scendono. È il mercato? Di chi?

Barcelona-Liverpool si gioca per tre quarti a una sola porta, quella del Barcellona. Ma la telecronaca Rai parla solo del Barcellona – Di Gennaro di calcio se ne intende, ma il telecronista lo porta sempre su Messi & co., sul Barça, sulla Catalogna. Bisogna aspettare Paolo Rossi, nel dopopartita, per farsi spiegare la verità. Gli spettatori italiani sono tutti per il Barcellona e la Catalogna? No, bisogna montare Messi per fare dispetto a Ronaldo, che è della Juventus.

Messi (Barcellona) e Salah (Liverpool) alzano le braccia e gli occhi al cielo. Per invocazione, e ringraziamento – Messi di più, poiché ha fatto due gol. Il Dio di Messi è migliore di quello di Salah?

L’anticipazione che Barbara Palombelli dà del suo libro in uscita “Mai fermarsi”esemplifica ruvida l’inefficienza, quando non è illegalità, dei tribunali dei minori, competenti per la patria potestà, l’affido, l’adozione. Di giudici criminali, anche se solo per neghittosità.
Tutti ora sono giudici, gli allievi dei maestri, i dipendenti del capo, solo i giudici sono intoccabili, nella loro (in)attività.

Ci vogliono tre giorni perché Corriere della sera” e “la Repubblica” dicano, solo nelle cronache locali, che lo sparatore di Monterotondo è del Pd. Vige sempre al sindrome Mottola, il segretario di redazione del “Corriere della sera” che negli anni Cinquanta dell’indigesto, volgare “Lascia o raddoppia” argomentava. “Se non  ne parliamo noi, non esiste”. Al tempo dei social.

Spara a Monterotondo ai ladri che ha trovato in casa di giorno, entrati da una finestra di cui hanno divelto la protezione in ferro. Uno che è di sinistra, come i genitori. Si teme la barbarie, ma da che alto? Il furto in casa in effetti è più di un’aggressione fisica, è il disprezzo. 

Il “Corriere della sera” dà domenica, poche righe, il professore che a Tarato ricorda a Di Maio le sue tante bugie sull’Ilva, sull’inquinamento che si moltiplica invece di ridursi. Un video mostrato per intero e commentato sardonico da Crozza in tv due giorni prima. È sempre la sindrome Mottola? Le notizie a stampa sono più lente della rete? Certo, c’è da stamparle.

Javier Cercas, una vita vissuta in Catalogna, è contro l’indipendenza. Per un motivo semplice, spiega a Cazzullo: “Perché è una bandiera per i corrotti. La Catalogna è una cleptocrazia. Parlano di patria per continuare a rubare”. Perbacco. Non si poteva dire?
Ma ci pagano per non dirlo?


Spalletti alla Roma aveva il caso Totti, che gli rendeva la vita difficle con la squadra e gli alienava i tifosi. Spalletti all’Inter ha il caso Icardi, idem. Scalogna, o è Spalletti che se le cerca, un portatore di rogne?
Vita da allenatore, quando l’allenatore sostituisce la società. Cinese all’Inter, americana – si fa per dire – alla Roma.

“Sono l’unico direttore votato all’unanimità, su indicazione del presidente Letizia Moratti, che non fu mai insediato in un tg”, Michele Santoro spiega a Lorenzetto del “Corriere della sera”: “Il dg Minicucci bloccò la nomina per conto del Pds.  Mi risarcirono garantendo autonomia a «Tempo reale». Appena Prodi vinse le elezioni la struttura fu sciolta”. Senza scampo. Ma come non detto – se non lo diceva Santoro, a babbo morto. Forse il problema della sinistra è l’ipocrisia.

La Cassazione vuole “prove certe” che l’immigrato clandestino non è un rifugiato per motivi politici. Non le valutazioni internazionali, che dicono in quale paese ci sono dittature e persecuzioni. Forse è solo provincialismo – il giudice italiano pensa che mandando una rogatoria in Pakistan o in Burkina Faso rispondano: “Sì, li perseguitiamo”.  Ma l’effetto è di dare lo status di rifugiato politico a tutti. A questo non arriva nemmeno l’ipocrisia papale.

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