Due articoli “alimentari”,
per il “Cornhill Magazine” nel 1882, sull’arte della conversazione, un dialogo
necessario col mondo, e come praticarla, che si leggono come un racconto: Stevenson
ha la capacità di rappresentare (rendere avventuroso) tutto, anche l’ordinario.
Nella traduzione di Flaminia
Cecchi, quindi un po’ invecchiata. Con citazioni in esergo, citazioni d’autore,
di due intellettuali operosi ma anche specialmente facondi, due big talkers, Samuel Johnson e Benjamin
Frankin.
Robert Louis Stevenson, Conversazione e conversatori, Elliott,
pp. 45 € 7,50
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