Contrariamente alla percezione
comune, l’occupazione è costatemente cresciuta in Europa nei quasi venti anni
del millennio, malgrado la crisi. Nel totale dell’Europa gli occupati passano
dai 314 milioni del 2000 a 342 nelle previsioni per il 2020. Con distribuzione
uguale tra la Ue e l’Europa extra-Ue (Russia e Ucraina, oltre a Svizzera,
Liechtenstein, Norvegia e Islanda).
L’effetto negativo della
globalizzazione, che trova espressione nei timori dell’opinione pubblica, deriva dai livelli retributivi. Le statistiche
sulla distribuzione del reddito non sono aggiornate da qualche anno e quindi
sono poco attendibili. Ma la tendenza è netta verso una compressione untaria
delle retribuzioni.
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