lunedì 27 maggio 2019

Rinascere con l'italiano

I racconti italiani, in italiano cioè, di Jhumpa Lahiri, che un tempo scelse di avere un’altra lingua, invece dell’inglese nel quale eccelle, tradotto in inglese. Non da lei, da una traduttrice professionale – Ann Goldstein, che ha tradotto Leopardi, Primo Levi. Pasolini, “Il mio italiano è ancora limitato comparato al mio inglese”, scrive Lahiri – in inglese – nella nota editoriale. “E tuttavia è la sola lingua nella quale continuo a scrivere”. Negli ultimi ani, “a parte la corrispondenza di routine”. Anche ora che è tornata in America a insegnare a Princeton. Riscriverlo in inglese avrebbe  significato “reimpegnarmi intimamente con l’inglese”, e questo vuole al momento evitare.
Questo sito ne ha già parlato quattro anni fa, quando Lahiri raggruppò questo gruppo di testi scritti vias via su “Internazionale”:

La metamorfosi di Jhumpa, italiana al risveglio

…“È la storia di un amore, di una lingua. Ma di più sarà un trattato di linguistica. Cioè non un trattato, un esperimento in corpore – questa è la reazione di un’esperienza. Con più di una novità sulla maternità glottologica: l’inseminazione, la gestazione, il puerperio, il primo nutrimento. Un test-case di come si entra nella lingua: non per imprinting, ma come uscendo dal nido, dall’uovo. Né per apprendimento, come “si impara una lingua”, ma per immersione. Affascinante. “Un progetto talmente arduo che sembra sadico”, “un’impresa folle”, riflette l’autrice, e tuttavia un atto di coraggio. L’inculturazione, anche, di cui tanto si blatera per le nostre società polietniche, è questa rinascita….
Con un esergo di Tabucchi: “…Avevo bisogno di una lingua differente: una lingua che fosse un luogo di affetto e di riflessione”.
Jhumpa Lahiri, In other words, Bloomsbury, pp. 233 € 12

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