L’allenatore
Conte, che ha vinto tre scudetti con la Juventus grazie alla Juventus, e prima
e dopo non ha fatto nulla, prima anzi è stato condannato dalla giustizi
sportiva, e dopo ha maltrattato la Nazionale e il Chelsea, mina e svilisce il
lavoro di ben quattro allenatori: Gattuso, Spalletti, Ranieri e Allegri. Grazie
alle voci che riesce ad alimentare a danno di questi tramite giornalisti
compiacenti.
È indubbio
che nella controversia doganale Usa-Cina hanno ragione gli Stati Uniti, su
tutti i punti controversi. Ma i giornali “che contano”, “la Repubblica”, “la
Stampa”, “Corriere della sera”, sono contro gli Usa. Contro Trump? Insensato. È
il riflesso condizionato dell’ex Pci.
È
indubbio che il regime Erdogan in Turchia è illegale, per molti aspetti
decisivi. Il controllo del giudiziario, con licenziamenti a migliaia dei
giudici che non marciano. Il controllo dell’università e dell’insegnamento,
anche qui con licenziamenti a migliaia. L’arresto di giornalisti e la chiusura
di giornali senza imputazioni e senza colpa. La vittoria alle residenziali con
due milioni e mezzo di schede fasulle. L’annullamento del voto a Istanbul
perché ha vinto un oppositore. Ma non si dice. È solo questione di logge? Il
suo islam paga di più?
Salario
minimo per i riders ma non per colf e
badanti. Perché sono immigrati? Per fare un favore alle famiglie di lavoratori
che li utilizzano? Per avere il voto dei lavoratori, anche quando sono datori
di lavoro? Per non saper che dire?
Wanda
Icardi ch vampirizza il marito, un marito scelto per questo, perché più sostanzioso
del primo, Maxi Lopez, suscita scandalo solo ora, per la nudità. Scandalo? Insomma
curiosità. È normale, scontato, che la donna vampirizzi l’uomo, per la sua
piccola carriera da show girl, sui social e in tv. Il femminismo è rapace in
Italia al punto da essere scontato.
Wanda
vampirizza Icardi non per interesse – guadagnerebbe di più col marito ottimo
centravanti invece che cagnetto fedele – ma per esibizionismo. L’epoca, che si
vuole economicistica, accumulativa, è invece dissipatoria, sprecona – digitale fa
rima con prodigale, di tempo, energia, attenzione, dignità, intelligenza, e
quant’altro.
Pino
Sarcina commosso evoca sul “Corriere della sera” il first husband della Casa
Bianca, il Primo Marito. Di un candidato
presidente che si ritiene già eletto, trentenne e gay. Ma non ci spiega come si
fanno i ruoli nella coppia gay.
Si
vuole, in omaggio all’ideologia lgbt, eliminare il padre e la madre dei bambini
a scuola, per il neutro genitore uno, genitore due. Non sono la stessa cosa? Si
vuole solo svilire (rendere insignificante) il linguaggio, uno-due è un’invenzione
piatta.
Si
vuole invece marito e moglie anche per la coppia omosessuale, per la coppia maschile
e per quella femminile. Di chiaro c’è solo l’odio per chi non è lgbt: un’acquisizione
di diritti a spese degli altri.
Paura
Di parlare di tacere
Di arrivare, di partire
Di essere giovani,
Di essere vecchi
Di lavorare oppure no
Di dormire o non dormire
E di mangiare, anche bene,
Del futuro, del passato
Di vivere, di morire
Leggi si fanno per darsi
la buona morte
Non
c’era un operaio il Primo Maggio a san Giovanni a Roma, al concertone offerto
dai sindacati, dieci ore di canzonette. Nemmeno un lavoratore da mezze maniche.
O forse c’era, ma indistinguibile. Come i segretari dei sindacati, per fortuna
brevi. Il Primo Maggio è giusto una data simbolica.
Juventus,
44 infortuni in sette mesi, con 170 partite saltate. Infortuni quindi seri, da
4-6 partite. In 120 casi le partite sono state saltate per lesioni muscolari. Gli
infortuni sono occorsi quasi tutti in allenamento. Da quando si fanno alla Continassa,
il nuovo centro sportivo del club torinese. Umidissimo. Ma questo non si dice -
la colpa è dell’allenatore, dei preparatori eccetera, il business è sacro.
Per
trenta mesi consecutivi, ventisei dei quali sotto la presidenza Trump, salari e
occupazione in aumento negli Stati Uniti. Sotto la presidenza più odiata di
tutti i tempi – odiata dai media, non evidentemente dai beneficiari. C’è una
sindrome depressiva nei media americani (angloamericani, la ricetta è la
stessa)? A che scopo? Dice: per vendere più copie. Salvo celebrare i Reagan,
Thatcher, Nixon, in morte.
Si
immortala M.Thatcher, la leader politica forse più odiata del suo tempo. I media
anglosassoni, così celebrati per la loro obiettività, sono invece solo
lacrimevoli – esagerati, nell’odio, l’amore, il disprezzo, l’apologia. Per
fregare il lettore-elettore?
Il
compito, o l’effetto, dei media è di disorientare l’opinione pubblica, non di
formarla – di disintegrala.
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