mercoledì 26 giugno 2019

A Grillo l’Oscar del malaffare

Ha detto no, personalmente, e il no ha imposto alla Raggi, all’Olimpiade a Roma. Tutta spesata dal Cio. Mentre ha detto si a Cortina-Milano, per impianti da finanziare per un quarto con le tasse. in aree di montagna già eccessivamente antropizzate.
“Vittoria del M5S, dei lombardi, degli italiani” è il manifesto online della ditta Casaleggio-Grillo per l’Olimpiade invernale 2026. E quindi è chiaro che si tratta di appalti: se non li governa, Grillo non li vuole, e al contrario vuole appalti anche in danno.
A Roma, che l’Olimpiade avrebbe rigenerato, nella viabilità e nella riqualificazione delle periferie, peraltro meglio attrezzate di qualsiasi altra città italiana, venne apposta per dire no. E subito dopo venne apposta per far dire sì al progetto “stadio” dell’As Roma, un enorme complesso immobiliare, per il quale tutti sono finiti dentro. Tutti i manutengoli di Grillo, di lui personalmente il potere giudiziario ha rispetto - Grillo è certamente un uomo di rispetto.

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