Blanchard
non lo dice: non dice da che nasce e a che serve il rigore, selettivo – a te sì
a me no. Dice però, giusto, che il problema è dell’economia, delle politiche
economiche:”Il debito non soltanto è sostenibile ma tende a ridursi senza
bisogno di tagli alla spesa o aumenti di imposte”, se l’economia marcia. Il
problema è dei governi, compreso quello europeo. Il punto debole dell’Italia è
la qualità della spesa: che dovrebbe andare in investimenti invece che in spese
correnti, a beneficio presunto di questa o quella categoria, come si è fatto
con gli ultimi quattro governi, con esito nullo o negativo – cresce solo il
debito.
Blanchard
dice anche quello che tutti sanno, ma che Bruxelles nega, alimentando la
spirale negativa dei mercati sull’Italia e le sue banche: che il debito italiano
è perfettamente solvibile. E aggiunge che Bruxelles (ma intende Francoforte, la
Banca centrale europea) fa male a mettere sotto tutela sempre le banche italiane.
Semmai
Nessun commento:
Posta un commento