Carola – per fortuna – non è Antigone:
la Capitana dei sogni degli italiani, con le spalline come Belèn, è una di
Greenpeace, scelta appositamente per fare un po’ di scandalo. Greenpeace è specializzata
nella pirateria a fin di bene, coi gommoni e i barchini: abbordaggi, finti
assalti, schermaglie nautiche. Nello scandalo, insomma, a difesa dell’ambiente.
Solo che l’ambiente qui sono gli africani, e non si può “utilizzarli” come un gommone
- semmai ci sarà un’Antigone questa sarà africana, e farà giustizia di Carola e
Vecchioni.
Non si possono trattare gli africani
come merce per l’indignazione delle anime che si vogliono belle. L’africano non è incognito, e non va
disprezzato. Si raccontano storie di immigrazione balorde, in cui l’africano è
un povero cretino, che va protetto. Un atteggiamento assurdo, di razzismo
buono, ma razzista. L’immigrazione dall’Africa è per un terzo (si dice per
dire, in grosse proporzioni) di ricongiungimenti familiari. Per un terzo di
africani che tentano la fortuna, compresi alcuni perseguitati politici, che
hanno voglia di fare e s’ingegnano. E per un terzo di organizzazioni criminali
o paracriminali, che invogliano giovani in Europa, a pagamento, per farne prostitute,
accattoni, pusher. Giovani che non hanno e non cercano lavoro, e se glielo offrite
scompaiono. Organizzati per contro in ogni città da trafficanti noti.
Tutto questo non è un mistero. L’Africa
non è lontana, e non è segreta. Ma non si dice. Specialmente muta e quindi in
colpa è la chiesa, i tanti prelati neri del Vaticano, che tutto sanno dell’Africa,
dei regimi politici africani, tutti monocratici, della corruzione, e dell’immigrazione,
ma niente dicono. Lasciando la questione al peronismo del papa argentino. Che
non risolve – semmai aiuta i Salvini.
Chi dice che l’Africa invaderà l’Europa.
Che è inevitabile. Che la pompa demografica funziona così – il vuoto e il
pieno, cose così. Dice scemenze. E le dice, contro le sue intenzioni?, a
danno degli africani. Tra i quali c’è chi cerca un’occupazione e un reddito, e
un diritto di famiglia, e chi no, è spostato da mani sporche. L’immigrazione
non è un’invasione: corre anche questa assurdità fra le anime che si vogliono
nelle, che siccome l’immigrazione è un’invasione, bisogna accettarla.
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