domenica 16 giugno 2019

L’Europa ubriaca

L’Europa è una da tempo, e quindi è inutile che stiamo qui ad almanaccare. Ce lo ha spiegato Victor Hugo un secolo e mezzo fa. Ce lo ha rispiegato Churchill appena settant’anni fa, altro che Brexit, e quindi è inutile discutere se e quando e come. Col suo brio – le conversazioni sono reali, non figurate, quelle tenute in inverno a Milano, al teatro Carcano – Daverio spiega che l’Europa è la “penisola occidentale del continente asiatico fondata sul vino”. Parola e cosa che trova con sorpresa tal quale in tutte le lingue europee: latine, germaniche e slave.
Ha provato col sanscrito? Non è la sola perplessità. Anche il vino viene dall’Asia, pare dalla Persia. Ma, soprattutto, il vino non divide l’Europa? Quella superiore, britannica dapprima poi tedesca, si è voluta superiore in nome della birra.
Ora, anche la birra è asiatica. Bisognerebbe allora fare una correzione: l’Europa che non trova radici ne avrebbe due consolidate, per mentalità e linguaggi, l’area del vino e quella della birra.
Questo si vede, sia consentita una parentesi, girando per la Germania, il cuore dell’Europa. Treviri, al cuore della Mosella, e quindi del vino, la seconda Roma, è roccia solida. Anche a Zell, che coltivava il lattucario, che ha l’effetto dell’oppio, la vite ha prevalso - il vino che accende la lettura: “lasciva est nobis pagina, vita proba”, canta Ausonio, il poeta di Bordeaux che poetò la Mosella. La Mosella è la Germania più romanizzata, col Sud Tirolo ora italiano: ci facevano il vino.
Che dirne: si fa poesia col vino, si filosofa con la birra? Vandelberto, abate di Prün, sempre area del vino, versificò il calendario, come Francis Jammes. Valfredo Strabone, abate di Fulda, in anni calamitosi si dilettò all’elogio della cucurbita scrivendone a Grimaldo, abate di San Gallo. Si passavano un tempo le frontiere ignari: prima degli Stati la vite univa Francia e Germania.
Però, che sia la coda dell’Asia, questo all’Europa non lo può togliere nessuno.
Philippe Daverio, Quattro conversazioni sull’Europa, Mondadori Electa, pp. 155, ill. € 18, 90

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