sabato 15 giugno 2019

Montalbano più scorretto che mai

Il racconto di due strabellezze americane in Sicilia – due “buttane” in verità, cioè escort, ma questo non incide. Soggetto una diecina di anni fa di un film in coproduzone tra Italia e Stati Uniti, che poi non si è fatto. Una bionda, solida, del Texas, e una  bruna latina – forse spagnola. Con un agente dell’Fbi.
Un Montabano un po’ slegato. E più inzeppato che mai, di incubi, frasi fatte, Catarella, il questore, Ragonese, Ingrid, e i litigi con Livia – Salvatore Silvano Nigro deve superarsi per farne un racconto straordinario nel risvolto. Più camilleriano, o meridionale, del solito quanto a sfiducia nelle forze dell’ordine: i Carabinieri servili e incapaci, il Signore-e-Questore burocrate, è scorretta anche la Guardia di Finanza. Tutti al guinzaglio dell’Fbi.
Il racconto è questo, della “scorrettezza” di Camilleri, nel mentre che si pronuncia per l’acqua pubblica, gli sbarchi, e ogni altro tema corretto. Prende in giro anche il #metoo: in una pausa dell’esercizio, la “buttana” bionda vuole fare denuncia in commissariato contro uno scippatore non per lo scippo ma perché, scippandola, le ha toccato il sedere.
Niente altro. Il film non si è fatto è quindi, chissà, un buon regista avrebbe avuto una buona idea. Alla lettura è solo fatica. Una storiaccia, pure Montalbano la rinnega.
Andrea Camilleri, Il cuoco dell’Alcyon, Sellerio, pp. 251 € 14

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