“Le origini delle culture” è
il sottotitolo. E tempera l’assunto (le ricerche) per cui Harris è famoso: che
i popoli della Mesoamerica praticavano il cannibalismo. La cosa non è certa, ma
Harris sì. Perché lui ha scoperto che lo praticavano contro la carenza di
proteine, per sopperire a carestie o altri malanni.
Oggi l’America “corretta” non
lo ammette più, denuncia la cosa come una manipolazione. Ma salva Harris, per
un residuo ideologico: il determinismo rifulge nelle ricostruzioni di Harris,
del cannibalismo come dell’assassinio delle neonate, del maschilismo, del
complesso di Edipo, dell’agricoltura. Diciamo di ogni cosa cui si è applicato –
Harris è ancora del marxismo “risolutore” e non ricercatore.
Marvin Harris, Cannibali e re, Feltrinelli, pp. 235 €
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