Marsha Jones, 28 anni, colpita a
rivoltellate durante un alterco con un un’altra donna, ha perso il bambino di
cui era incinta. La giustizia dell’Alabama l’ha condannata perché “non ha
protetto” il bambino. Marsha Jones non doveva litigare. Il Grand Jury che l’ha deciso
era a maggioranza femminile. A esso il governatore dello stato, una donna, ha
espresso riconoscenza.
Si sorride della diplomazia di Trump
con la Corea del Nord. Con cui si vorrebbe il viso dell'arte, benché potenza
nucleare. Mentre si vorrebbe l’appeasement
con l’Iran. Di cui gli arabi limitrofi, e Israele, e l'Europa, Russia
compresa, temono la (futura) Bomba. Lavorare d'intesa con Cina e Giappone, che
anch'essi temono la Boma coreana, no.
Dopo l’abbattimento
delle statue di Colombo, si vorrebbe la cancellazione degli affreschi di storia
patria in cui siano rappresentate la schiavitù e la guerra agli indiani. Non la
revisione (correzione) della storia, ma la sua cancellazione.
Il gioco alla moda
alla scuola media, ma anche alle elementari, è della identità sessuale: dai sette
ai quindici anni i ragazzi si interrogano se sono maschi o femmine, e in che
percentuale. Una nuova specialità di psicologia si è affermata per l’individuazione
dell’identità sessuale del bambino, e la
chirurgia plastica si estende agli adolescenti.
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