Che ne sarebbe di una società che ha
più debiti che fatturato? Che sarebbe dichiarata fallita. A meno di una robusta
ricapitalizzazione.
Sarà il caso della Juventus, se non va alla
finale di Champions League 2019-2020. Un club che per di più è quotato in
Borsa. Quindi soggetto ai controlli Consob, oltre che Uefa – il cui fair play si limita a un rapporto debito-fatturato
uguale a 1.
Non è un caso isolato. Il club torinese
si muove all’unisono con gli altri club europei titolati, che da un paio d’anni
spendono cifre enormi nelle campagne acquisti, e negli ingaggi stellari. Ma con
alcune differenze. I club inglesi e il Paris Saint Germain spendono i soldi
degli “sceicchi”, cioè di soggetti che possono usare liberamente le risorse dei
loro Stati - Stati “patrimoniali”, cioè familiari. Mentre i due club spagnoli
titolati e spendaccioni sono stau dotati dalle municipalità di Madrid e
Barcellona di una solido patrimonio immobiliare, dagli stessi club consolidato negli
anni, attorno ai grandi stadi di proprietà, e possono contare su una plaeta di finanziatori
ancora vecchio stile, mecenatesco. Mentre per la Juventus è dubbio che il socio
di riferimento, la Exor di John Elkann, rimetterà mano al portafogli, come ha
già fatto tre anni fa.
Il club torinese chiude il bilancio
2018-2019 con un fatturato di 409
milioni. Con un costo del personale di ben 319 milioni, fra i primi tre più
prodigali club europei. E un debito che a fine 2018 era di 309 milioni, e a
fine 2019 sarà di almeno altrettanto che il fatturato. Per gli acquisti già
effettuati - il solo De Ligt per 70 milioni, più 10 al procuratore del calciatore,
Raiola - e quelli in coda, Icardi o Chiesa, e Pogba. Acquisti che potrebbero
portare il monte ingaggi, i costi del solo personale, a superare il fatturato.
E quindi a nuovo debito. Una scommessa,
puntando alla finale di Champions, che garantirà entrate Uefa per 100 milioni -
mentre fermandosi ai quarti, come nella passata stagione, i premi Uefa si
riducono a 35 milioni.
Nel 2018-2019 i premi Uefa distribuiti nelle
varie fasi della Champions sono ammontati in totale a due miliardi. Nella
prossima stagione potrebbero aumentare del 50 per cento, a tre miliardi. Ma bisognerà
vincerli. I 100 milioni complessivi di Champions per chi arriva alla finale
tengono già conto di questo ipotetico aumento – nella stagione conclusa si sono
fermati a 70 milioni.
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