mercoledì 31 luglio 2019

Il populismo viene dai media

ÙNon c’è fascismo. Non ci sono squadristi, non ci sono manganelli né olii di ricino, non ci sono i Savoia. È inutile gridare al lupo se non c’è. Ma è utile – era utile, quando si faceva, un’era glaciale fa – la ricerca storica delle cause del fascismo, remote e prossime. Che sono praticamente una: la sinistra provò a fare un  passo che non sapeva e non voleva sostenere, e Mussolini ne approfittò.
Oggi del brigadiere assassinato a Roma da due drogati americani, e anche ieri, anche avant’ieri, giorno dei funerali, si legge soprattutto che è stata colpa sua: era in borghese, non aveva la pistola – e che ne avrebbe fatto no, se la prima coltellata è stata mortale? Ma non c’è solo questo – i borghesi, si capisce, si possono assassinare.
L’assassino confesso è stato ammanettato, bendato, fotografato, e postato sui social. E questo è un delitto. Un altro. Dopo la pistola mancante.
È caduta l’imbastitura della prima ora. Quando qualcuno – non i Carabinieri, ma non importa (è un giornalista, ma non importa) – disse che gli assassini erano nordafricani e non americani. Verrà buono per i romanzi che se ne scriveranno, un capitolo sul razzismo ci vuole.
Perché non c’è un brigadiere morto, assassinato con molte coltellate. C’è uno scandalo. C’è lo scandalo. Non altro interessa ai media italiani, la lugubre Rai in testa, che fa quello che “la Repubblica” e “Corriere della sera” impongono di fare: scandalismo. Si fa finta che sia controinformazione, che ebbe un tempo funzione nobilissima, e invece è solo scandalismo. Per vendere un copia in più si suppone, ma molti pensieri spostando a destra.
La sinistra che spinge a destra.
Non c’è il fascismo, e non ci sarà da indagare sulle cause di una cosa che non c’è. Ma qesta Rai 1 che si professa di sinistra, con “la Repubblica” e “Corriere della sera”, non fanno che spostare i pensieri a destra. Lo scandalismo è, è stato nella storia dell’opinione pubblica, in America, in Germania, montatura di destra, ma in Italia è di sinistra. Ed è il motore potente della destra, prima berlusconiana ora salviniana: di chi non ne può più.
L’italiano medio nella città media affronta problemi che dovrebbero portarlo a sinistra: lavoro scarso, licenziamenti, paghe insufficienti, sanità insufficiente, scuola insufficiente. E invce no: per il 60 per cento buono è arroccato sempre più a destra. Con molti scivoli e spintoni da sinistra.
A tutti danno fastidio i ragazzi africani portati da negrieri a chiedere l’elemosina ai bar, le tabaccherie, le farmacie, i supermercati, alcuni col cellulare. A tutti danno fastidio le soperchierie di Macron, a Ventimiglia, in Libia, nella difesa, nella cantieristica, nello spazio, l’ometto che invece delizia i media compagni. Tutti sono commossi e indignati per i tanti africani che muoiono in mare, abbandonati dai trafficanti, ma l’Africa proprio non interessa: interessa solo l’accoglienza, piccolo-grande business.  
Invece che del fascismo, poniamo che si voglia fare una storia delle cause del populismo: eccole qui.

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