Non si viene e capo della
Russia tenendola ai margini, dell’Europa e del mondo. Fuori dal G 8 e fuori
dall’Europa.
Si è giunti a considerare la
Turchia ex ottomana, per un millennio nemica dell’Europa, come europea. La Russia
che invece è cristiana e sempre si è voluta europea no. Se non nella visione –
residualmente liberale, di qualche suo vecchio consigliere – di Berlusconi al G
8 di Pratica di mare, a maggio del 2002, dove perfino la Nato si apriva alla
Russia, e l’Europa.
La Russia europea non va bene
alla Germania, altererebbe gli equilibri tutti a suo favore, e quindi la cosa
non progredì. Poi Putin si prese la Crimea, e la strategia tedesca di mettere
la Russia al bando, ma tenendola aperta come mercato, ha avuto il sopravvento.
Putin si è preso la Crimea dopo
il colpo di stato pacifico contro il governo Yanukovich nel febbraio del 2014.
Promosso dalla Polonia, patrocinato da Obama, pagato dalla Germania. Seppure
facendo affidamento su politici e gruppi corrotti e corruttori.
Contro la riannessione della Crimea la reazione è stata sempre tedesca,
blanda: qualche protesta, un po’ di sanzioni, e business as usual – la Germania ha, con la francia, anche il
beneficio di essere indenne dai Russiagate, benché abbiano forze sovraniste e
putiniane anch’esse forti
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