giovedì 25 luglio 2019

Ma la Russia è europea

Non si viene e capo della Russia tenendola ai margini, dell’Europa e del mondo. Fuori dal G 8 e fuori dall’Europa.
Si è giunti a considerare la Turchia ex ottomana, per un millennio nemica dell’Europa, come europea. La Russia che invece è cristiana e sempre si è voluta europea no. Se non nella visione – residualmente liberale, di qualche suo vecchio consigliere – di Berlusconi al G 8 di Pratica di mare, a maggio del 2002, dove perfino la Nato si apriva alla Russia, e l’Europa.
La Russia europea non va bene alla Germania, altererebbe gli equilibri tutti a suo favore, e quindi la cosa non progredì. Poi Putin si prese la Crimea, e la strategia tedesca di mettere la Russia al bando, ma tenendola aperta come mercato, ha avuto il sopravvento.
Putin si è preso la Crimea dopo il colpo di stato pacifico contro il governo Yanukovich nel febbraio del 2014. Promosso dalla Polonia, patrocinato da Obama, pagato dalla Germania. Seppure facendo affidamento su politici e gruppi corrotti e corruttori.
Contro la riannessione della Crimea la reazione è stata sempre tedesca, blanda: qualche protesta, un po’ di sanzioni, e business as usual – la Germania ha, con la francia, anche il beneficio di essere indenne dai Russiagate, benché abbiano forze sovraniste e putiniane anch’esse forti

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