Brancola
il “governo del nuovo” fra quanto di più vieto
della pratica politica: vertici, controvertici, rinvii, attacchi reciproci,
contraattacchi. Forse è questo che piace agli italiani – qua do hano avuro qualche
governo che governava, da Craxi a Renzi, lo hanno liquidato.
I servizi
italiani, Aise e Aisi, da tempo “monitoravano”, cioè spiavano Savoini e la sua
Lombardia-Russia. A questo punto si capiscono le intercettazioni del Savoini
stesso al Metropol: le ha fatte uno dei due “finanzieri internazionali”
italiani che lo accompagnavano, agenti dei servizi italiani – o c’era un terzo,
dice “la Repubblica”. Ma dare le intercettazioni a Buzzfeed, dopo averci
provato con “l’Espresso”? Qual è la funzione dei servizi segreti?”
E il
ministro dell’Interno, i servizi segreti devono proteggerlo o ricattarlo? E per
conto di chi e che cosa?
Perché i
servizi segreti italiani sono infetti, da almeno un cinquantennio? A quale
istituzione o politica obbediscono?
Ma, poi,
chiunque può fare mercato delle intercettazioni. Che vengono affidate,
documentano Milena Gabanelli e Mario Gerevini sul “Corriere della sera”, a una
miriade di operatori anche minimi - una società è costituita dalla sola moglie
di un poliziotto. Senza un albo, o altro attestato di garanzia.
“Conte: «Possibili danni all’Italia dopo il
tradimento della Lega alla Ue»”: così “la Repubblica” titola Conte che risponde
all’invito di Scalfari a lasciare Salvini per il Pd. Conte non lo scrive nella
lettera, e quindi potrà smentire. Ma difficilmente potrà continuare a governare
con la Lega. E d’altra parte non può essere il presidente di un governo 5
Stelle-Pd.
Conte non
è una cima? “La Repubblica” fa solo bordello?
“Migranti prigionieri nei container”. “A Mentone,
detenuti illegalmente, in prefabbricati di 15 mq. Senza cibo né acqua”. “La
polizia falsifica i documenti per riportare in Italia anche i minori” – è sempre
“la Repubblica”.
A Mentone in Francia. Da dove si impartiscono lezioni
di umanità per Carola, la Sea Watch e altri “gesti umanitari”.
“La Repubblica”, che regolarmente denuncia
deportazioni di immigrati, dalla Germana, dall’Olanda, dalla Francia, con
trattamenti inumani, monta poi gli appelli umanitari di Berlino, di Parigi, di
un cattivissimo ministro olandese, contro Salvini e la politica di contenimento
dell’immigrazione selvaggia. È sempre tanto peggio tanto meglio.
Prima oscurata con lo spray nero, poi asportata la
targa: “Vietato l’ingresso agli ebrei e agli omosessuali”, all’ingresso del
Museo della Città di Livorno. Una “provocazione” di Ruth Beraha. Che aveva
anche un prezzo – l’artista ne stava completando la donazione al Museo.
Oscurata da chi la pensava un residuo antisemita. Asportata dagli antisemiti?
I giudici di Firenze, Tribunale e Appello, decidono
che una persona accusata ingiustamente di essere il mostro di Firenze e già
assolta, possa essere presentato in un film come uno dei sospettabili. C’è il
diritto di calunnia?
“Macché austerity”, calcola su “L’Economia” Alberto
Brambilla, ex sottosegretario leghista al Welfare, in dieci anni abbiamo fatto
553 miliardi di nuovi debiti”. Che non sono diventati 642 perché “grazie alla
cura Draghi (alla Bce, n.d.r.) abbiamo risparmiato 89 miliardi sugli interessi
del debito pubblico”. Come che la si guardi, l’Italia dà l’impressione di
galleggiare a stento. Era una potenza economica non molti anni fa.
Si fa un’asta da Sotheby di sneakers, scarpe di plastica, di serie. Con prezzi base da 20 e 30
mila dollari – una Nike da 70 mila. L’asta si tiene online. Così non si sente
la puzza.
Le sneakers
all’asta. Il papà che uccide sé e i suoi figli per farsi un video a cento
all’ora. Le attrici facili, anche porno, che si pretendono vergini immacolate.
Il Millennio ha già fatto vent’anni ma continua a screditarsi – immaturità non
è.
Una “grande truffa” il Bahrein lamenta, con mandato di
arresto internazionale, su una fornitura di sabbia, pagata e mai arrivata.
Vendere sabbia al Bahrein, un semideserto.
Dunque, spiega “la Repubblica” con larga messe di casi,
siamo in piena “guerra della sabbia”: come l’oro, non proprio ma quasi, è
altrettanto contesa. Sarà la stagione dunque del Sahara, e dei beduini.
I grillini, dopo averci provato con al fiera del libro,
passano a Milano il salone dell’automobile. Siccome sono molto votati, non si
può obiettare. Ma propongono solo di “tagliarseli”. A Torno, come a Livorno e a
Roma, dove sono votati. Senza essere francescani – anzi, a santo Grillo dovendo
ottimi stipendi politici, con annessi vitalizi, senza dei quali sarebbero
ridotti alle mense caritatevoli.
Tre milioni e mezzo di cause in sospeso, calcola E
ugenio Occorsio su “Affari&Finanza”. Ma di questo la giustizia non si
occupa. E non si può nemmeno darne la colpa al Sud – “non è vero che il Sud è
più lento”, documenta Occorsio.
È proprio la giustizia che “non esiste”, come si dice
a Roma.
Un
giovane duramente handicappato viene lasciato morire in Francia. Una forma discreta
– ipocrita – di eutanasia. La “buona morte” è uno degli addebiti più gravi a Hitler,
prima della Soluzione Finale, ma l’Europa non ha mai cessato di praticarla. Le
buone nascite, di razze selezionate, di Hitler in Scandinavia. Le buone morti
in Germania, dove da almeno trent’anni chi ha più di 75 anni si opera di tumore
solo se ricco – privatamente.
Finisce
male la Capitana Carola, che porta in tribunale Salvini: “Toglietegli i
social”. Finisce cioè tra gli avvocaticchi.
Era
iniziata male: è difficile strappare alla gente la generosità e l’accoglienza e
farne un business, sotto il velo politico. Una privativa delle ong, di giovanotti
in cerca di un soldo, con l’avventura.
Con
umorismo involontario il “Sottovuoto” di Massimo Bucchi esce sul “Venerdì di
Repubblica” sulle intercettazioni, in contemporanea col Metropol di Mosca e la
trappola alla Lega – ma la contemporaneità non è casuale, è sempre tempo
d’intercettazioni. Un “Sottovuoto” che Massimo saggio conclude. “Arrestate
meno, ma arrestate tutti”..
Haftar
assedia Tripoli armato da Macron, attraverso i sauditi. La cosa, che tutti
sanno, non si dice. Mentre a Bengasi, il feudo di Haftar, torna il terrorismo.
Davvero non c’è limite al peggio. Non in Europa, in questa Europa.
“Buoni
per incartare il pesce, pulire i vetri o raccogliere le deiezioni canine”, i
giornali secondo il blog romano di 5 Stelle. Non una novità, Casaleggio deve
guadagnare con la rete, e quindi giù i media. La novità è il rispetto con cui i
media trattano 5 Stelle, fenomeno soltanto mediatico.
“Tempo
di alluvioni, tutti gli stronzi vengono a galla”, è detto meridionale che si
può applicare senza residui ai 5 Stelle. Venuti da non si sa dove. Se avevano
un senso gli attacchi di Grillo, uomo di esperienza, comico, a caccia sempre di
visibilità, sono ridicoli tra i 5 Stelle romani, che di cacca hanno coperto la
città. Ma tanto più ridicoli sono chi dà loro credito, cioè i media – i 5
Stelle senza i media sarebbero quello che sono, le Ciccioline dei due ultimi
Parlamenti.
“Di
solito, le città portuali arabe avevano due porte”, attesta Richard F.Burton
(“L’Oriente islamico”, 32). Che venivano “accuratamente chiuse” il venerdì alla
preghiera di mezzogiorno, “perché, secondo una credenza, i cristiani
insorgeranno contro i musulmani proprio nel corso delle orazioni, in una
ripetizione dei Vespri siciliani”. Bisogna dirlo a Salvini – o al papa?
Certo,
confondere i Vespri non suona bene: li vuole antiarabi Burton, o l’islam?
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