Puccini sempre più ha bisogno di essere liberato della patina verista che lo imbozzola - come un Mascagni, un Leoncavallo: il verismo non è più la chiave, in questa “Fanciulla”. O forse non lo è mai stata, una categoria provincial: Puccini spazia dal Giappone agli Stati Uniti, non da lettore di favole, viagga negli spazi musicali “altri”. Qui assimila timbri e ritmi americani, jazzistici – ma non più bandistici, stile New Orleans. Era curioso di altri mondi e altri moduli. L’opera scrisse dopo un prolungato soggiorno in America. Su un dramma del maggiore autore di teatro e impresario di Broadway nel primo quarto del Novecento, David Belasco, ex bambino prodigio. Il cui impianto molto americano Puccini tiene vivo, malgrado i birignao dei librettisti, Guelfo Civinini e Carlo Zangarini.
Questa “Fanciulla del West”
aprì in prima mondiale la stagione del Metropolitan di New York il 10 dicembre
1910. Diretta da Toscanini, Con grande successo. Forse la mancata Puccini
Renaissance è solo una questione di provincialismo: l’Italia non sa pensarsi
altro che bozzettistica, e un po’ ignorante, anche insensibile alle
novità.
Singolare è il tentativo di
fare il western prima del western, del genere cinematografico. La Minnie
all’opera – di Puccini? dei librettisti? – è una virago con la pistola in
pugno. Ma qui con una aporia. Belasco metteva in scena una Minnie colta, in
grado di disquisire con l’allora giovane fidanzato Johnson, studente
all’università, di Dante. E soprattutto femminile e dolce: sogna un amore per sempre, sogna come sarà il
suo primo bacio, e benché viva in mezzo agli uomini, ne è la loro
guida spirituale: legge per loro la Bibbia, dà i consigli giusti. Una eroina del
primo Puccini, si direbbe. Quale poi sarà
anche qui nel finale, quando Johnson rischia la morte e lei lo salva:
rispettata dai cercatori d’oro nel suo piccolo saloon per la mitezza e la generosità. Per Puccini invece brandisce la
pistola. Con una incongruenza ineliminabile nel finale, quando si oppone al
linciaggio argomentando: “Non vi fu mai chi disse\ «Basta!» quando per voi\
davo i miei giovani anni…” Che s’immagina uno?
Giacomo Puccini, La Fanciulla del West, Puccini Festival,
Torre del Lago
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